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giovedì, luglio 24, 2014

22 JUMP STREET

 22 Jump Street
di Philip Lord e Chris Miller
con Jonah Hill e Channing Tatum
Usa, 2014
genere, azione, commedia, poliziesco
durata,
 
In un cartellone cinematografico regalato all'improvvisazione e alla scarsa lungimiranza distributiva può verifarsi quello che non ti aspetti, e cioè l'uscita di un film che oltre al divertimento ha pure un pò di sale in zucca. Se poi il titolo di questa perla rara è "22 Jump Street", seconda puntata di un dittico che porta sullo schermo il telefilm che ha lanciato Johnny Deep, allora lo stupore si confonde con l'incredulità. Perchè il film diretto da Philip Lord e Chris Miller pur presentando quella demenzialità tipicamente americana che da Adam Sadler a Judd Appatow fa sganasciare il pubblico americano e lascia indifferente quello europeo, non è esclusivamente finalizzato alla risata sgangherata ma lavora anche sulla sceneggiatura e in particolare su un sottostesto che partendo dal genere buddy movie - a cui si rifanno le dinamiche tra i due protagonisti- lo decostruisce con situazioni e battute che enfatizzano la componente virile e maschilista, tipica di quella rappresentazione.

 
In pratica, mentre segue le indagini di Morton Schmidt e Greg Jenko, poliziotti sottocopertura costretti a infiltrarsi in un college per smascherare lo spacciatore che ha ucciso una studentessa (era questo il leit motiv della serie televisiva) "22 Jump Street" procede nella demitizzazione di alcuni dei must del cinema poliziesco e giovanilista. Dall'indagine investigativa, rocambolesca quanto improbabile, al legame di fraternità tra i due compari, raffigurato all'insegna di un evidente gaiezza ("siamo come Batman e Robin con la differenza che siamo entrambi Batman" dice ad un certo punto il personaggio di Jonah Hill), per non dire delle situazione da college movie, (le feste da sballo, le confraternite studentesche e sportive, lo spring break) ognuna delle quali parodiata con la dovuta dose di esagerazioni e paradossi. Lord e Miller giocano a carte scoperte rivelando fin da subito la natura ibrida del loro film, televisiva (il film si apre con il riassunto della puntata precedente) e al tempo stesso cinematografica. Channing Tatum e Jonah Hill  si prestano allo scherzo svuotando i loro corpi di qualsiasi implicazione divistica e intellettuale, dimostrando una versatilità fuori dal comune. In questo modo "22 Jump Street" finisce per soddisfare buon umore e intelligenza, lasciandoci con il desiderio di poter continuare a gustarci le  peripezie degli stranulati poliziotti.
 

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