Prima di scegliere il titolo dall'elenco dei film usciti in sala mi sono chiesta "E quando mai mi capitera' di vedere i Rolling Stnes dal vivo? E davvero avro' intenione di noleggiare/acquistare il dvd quando uscira'? E comunque sia, non possiedo un impianto audio home cinema... percio' eccomi entrare in sala per gustarmi, nella piu' totale impreparazione, Shine a light, la testimonianza di uno dei concerti piu' amati di tutti i tempi dai fans del rock di tutto il mondo, visto dall'occhio di uno dei miei registi preferiti. Ultima chicca, bhe', il concerto si svolge a new york...
Il docu-rock di Martin Scorsese coglie appieno l'anima rock di questo gruppo di musicisti incalliti e mai paghi di emozioni musicali, che da oltre 40 anni dominano la scena musicale internazionale e che non badano al tempo che passa. Scorsere alterna brani dal vivo - tratti dai due concerti tenuti al Beacon Theater di New York - con stralci di vecchie interviste anni '60 e '70 che dipingono senza sbavature il ritratto di una band trasgressiva e godereccia insieme, fotografando in tutta la loro vitalita' questi 4 adolescenti un po' cresciuti che non si arrendono al tempo che passa. Ribadisco questo concetto del tempo perche' davvero i Rolling Stones hanno preso degli anni, ma guardandoli suonare e cantare e saltare sul palco non sembra proprio che sentano il peso della loro eta'. Forse sono stati piu' gli eccessi di droga e alcool ad averli un po' incrinati. Mick Jagger ha una energia che molti giovani 20enni di oggi se la sognano, e cosi' gli altri tre. Keith Richard e' davvero brutto, mi dispiace dirlo, impressiona come gli eccessi di gioventu' (e forse anche attuali) lo abbiano consumato, eppure, nonostante tutto, e' vivo e vitale, altro che! Ron e Charlie sembrano due varani di komodo con dli orecchini e le catenine, ma non deludono in un solo riff.
I Rolling Stones non necessitano di presentazioni ne' di introduzioni, vanno ascoltati e guardati cosi', anche senza conoscere un solo pezzo del loro repertorio - ed infatti io nemmeno uno ne conosco, lo ammetto bellamente, beata ignoranza - perchè ciò che conta è l'energia che sprigiona la loro musica, la gioia che si coglie nei loro sguardi quando cantano e suonano e si perdono lungo i sentieri delle loro canzoni. Ed il loro e' rock, e poi e' blues, e poi e' country, e' un sound al servzio delle loro storie, della loro voglia di fare festa e cantare con gioia e disincanto.
La musica e' vita e come niente altro regala momenti di estasi e gioia pura, staccata da ogni razionalita'. Ovviamente i new yorkesi erano in delirio, il teatro, senza transenne ne' barriere di sorta, ha partecipato con grande calore a tutti i momenti dei due concerti.
Duetti con Jack White dei The White Stripes, Buddy Guy e Cristina Aguilera. I Rolling Stones regalano al pubblico anche "As Tears Go By", ceduta, appena nata, a Marianne Faithfull e che non avevano mai avuto il coraggio di esibire dal vivo in un tour.
guardando attentamente i corpi invecchiati dei rolling stone si hanno le prove evidenti che il rock'n'roll nasconde il segreto dell'eterna giovinezza. mick jagger, keith richards e ronnie wood (il compassato batterista charlie watts fa eccezione) dimostrano l'età che hanno. ma gli eccessi della vita da rock star li hanno lasciati energetici e asciutti, come degli esperti maratoneti. la faccia segnata di jegger fa pensare a dorian gray e al suo ritratto. mentre suona con la sigaretta in bocca, lo scimmiesco richards si piega sulla sua chitarra e un ghigno di paura gioia attraversa il volto. i rolling stones appaiono vivi all'interno della loro macchina da rock, e ci si chiede cosa mai potrebbe convincerli a smettere. il film però ha decisamente un taglio telesivo e fa perdere parecchio ed anche meno ambizioso e romantico. voto 6
RispondiEliminache bella "foto" del film, la tua, ethan. grazie!
RispondiEliminaè vero, taglio televisivo.
per quanto possa risultare emozionante, non credo ci sia nulla di paragonabile allo show vissuto dal vero..
grazie a te!. dal vero è tutta un'altra storia... il palco a milano era largo almeno 400/500 metri e mick jagger per due ore balzava da una parte all'altra. gran bello!!!
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