
Girato in un iperrealistico formato digitale dal documentarista Bill Guttentag, Live! cerca di convincere il pubblico che dei produttori senza scrupoli possano organizzare un reality show basato sulla roulette russa.
Per risultare credibile si aggancia a cavilli legali e ad altri reality. Ma comunque non è credibile e affonda rapidamente.
Guttentag inoltre sminuisce sistematicamente i suoi personaggi (e quindi il pubblico), che si dividono tutti tra freddi e ambigui o stupidi e creduloni.
E anche se gli autori sembrano aver imparato la lezione dei reality, è difficile distinguere la cinica indifferenza dei personaggi dall'arrogante nichilismo del film stesso.
Anch'io come Porro mi sono posto la stessa domanda: perché la signorina Katy Courbet tiene nel suo ufficio il poster di La dolce vita?
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