di Ethan
Il tentativo di Adam Sandler di esaltare la magia della finzione in Racconti incantati sarebbe stata molto più convincente se il regista avesse evitato la solita accozzaglia di spazzatura sintetica. La vita di Skeeter (Sandler), impiegato tuttofare di un hotel, è messa sottosopra quando la sorella gli chiede di badare ai suoi figli.
Le assurde favole della buona notte che inventa per mettere a dormire i nipotini cominciano ad avverarsi. In realtà sono i dettagli che i bambini aggiungono a queste storie (in cui Skeeter è, di volta in volta, una specie di Ben Hur, un contadino medievale, un modesto bracciante e così via) a prendere vita nella realtà. Solo così si spiega la cotta di Keri Russell per un Sandler particolarmente infantile. Per Shankman dirigere un film di Walt Disney significa riempire ogni possibile buco con quantitativi tossici di smancerie.
Una visione non proprio piacevole.
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