Bombardati a destra ed a manca da proposte d’ogni genere il film d’animazione sta vivendo una fase interlocutoria, testimoniata non solo dalla mancanza di innovazione che ancora qualche anno rappresentava uno dei punti di forza di questo prodotto, ma anche per la presenza poco fantasiosa di pietre miliari del settore riproposte in versione restaurata, oppure serializzate con un numero sempre maggiore di episodi. Insomma un’originalità ridotta al lumicino a cui il mercato cerca di ovviare con l’uscita di “ParaNorman” diretto da Sam Fell e Chris Butler, storia di una cittadina invasa dagli zombi e di Norman il ragazzino dotato di poteri paranormali che la dovrà salvare. Definito come un incrocio tra "Breakfast Club" di John Hughes e "Fog" di John Carpenter, “ParaNorman” nasce con i crismi dell’eccezionalità perché oltre a rappresentare il secondo esperimento di cartoon girato in stop - motion ed in 3D è stato prodotto dallo stesso studios (LAIKA) già artefice di “Coraline e la porta magica” a tutt’oggi considerato il migliore esempio di cinema in versione tridimensionale.
In questo caso però i produttori assicurano di aver superato ogni limite, facendo cose che solitamente la tecnica dello stop - motion sconsiglia come l’utilizzo di scene di massa con molte comparse ed inseguimenti, sovrapposizioni di dialoghi primi piani e reaction shots, con i due terzi delle riprese girate in ambienti esterni. Le premesse di uno spettacolo emotizionante, divertente e fantasioso ci sono tutte. Icinemaniaci lo vedranno in anteprima e di questo vi parleranno nella settima che sta per arrivare. Seguiteci.
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