In un periodo di overdose distributiva, con film, soprattutto italiani, stipati a forza nelle sale ed obbligati a contendersi uno spettatore già distratto dai primi caldi primaverili, la presentazione del cartellone ufficiale del festival di Cannes cade a fagiolo perchè riporta al centro della questione un fattore imprescindibile: la bellezza dei film. Una caratteristica che la selezione del direttore Thierry Frémaux ci tiene a mantenere, con una ricetta che ha come ingredienti principali l'arte, ma anche lo spettacolo. Un cinema, quello selezionato dal festival di Cannes, che pur con picchi di autorialità per pochi eletti, ha l'ardire di rivolgersi ad un pubblico eterogeneo, senza per venire meno alla qualità che da sempre è parte integrante della sua identità.
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venerdì, aprile 19, 2013
Festival di Cannes 2013, una selezione di grande bellezza
In un periodo di overdose distributiva, con film, soprattutto italiani, stipati a forza nelle sale ed obbligati a contendersi uno spettatore già distratto dai primi caldi primaverili, la presentazione del cartellone ufficiale del festival di Cannes cade a fagiolo perchè riporta al centro della questione un fattore imprescindibile: la bellezza dei film. Una caratteristica che la selezione del direttore Thierry Frémaux ci tiene a mantenere, con una ricetta che ha come ingredienti principali l'arte, ma anche lo spettacolo. Un cinema, quello selezionato dal festival di Cannes, che pur con picchi di autorialità per pochi eletti, ha l'ardire di rivolgersi ad un pubblico eterogeneo, senza per venire meno alla qualità che da sempre è parte integrante della sua identità.
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