Qualche giorno fa, a novantatré anni, ci ha lasciato Benjamin "Ben" Bradlee, giornalista, leggendario (e per una volta l'attributo non e' usato a vanvera) direttore del "Washington Post". All'inizio degli anni '70, aveva contribuito alla diffusione dei Pentagon papers (documenti riservati in cui venivano circoscritti intenzioni e scopi autentici del coinvolgimento USA in Vietnam) e, successivamente, sostenuto il lavoro d'investigazione giornalistica di Bob Woodward e Carl Bernstein (passato poi alla storia nell'accezione più ampia e comune di reportage sullo Scandalo Watergate) inerente il ruolo opaco e illegalmente manipolatorio recitato dall'amministrazione Nixon nel contesto periclitante del conflitto nel Sud-Est asiatico, allo scopo di arginare il montante dissenso dell'opinione pubblica, da un lato,
TFK
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