Artemis
Fowl
di
Kenneth Branagh
con
Ferdia Shaw, Lara McDonnell, Nonso Anozie
USA,
2020
genere:
avventura, fantastico, fantascienza
durata:
93’
Sono
state tantissime le critiche mosse verso questo adattamento cinematografico dei
primi due libri dell’omonima saga di Eoin Colfer.
L’ultima
fatica da regista di Kenneth Branagh, disponibile sulla piattaforma Disney Plus
sembra non essere stata apprezzata dal pubblico, soprattutto dai più fedeli fan
dei libri che hanno atteso diversi anni. Quello che tutti si aspettavano era un
inizio scoppiettante degno di diventare il perfetto trampolino di lancio per
una nuova indimenticabile saga cinematografica che avrebbe dovuto fare la
fortuna della casa di produzione. Purtroppo sembra che questo rimarrà un sogno
nel cassetto, dati i riscontri principalmente negativi, dovuti, in gran parte,
ad un prodotto che non ha niente di colossale e che sembra voler dire tanto in
poco tempo, inserendo personaggi, elementi e legami in maniera troppo caotica.
La
storia si sviluppa intorno al dodicenne geniale e miliardario Artemis Fowl.
Quando il padre di quest’ultimo viene rapito, il ragazzino, sfruttando le sue
doti, in parte innate, in parte imparate proprio dal genitore, decide di rapire
una fata. Il suo piano prevede di rubare la magia a quest’ultima, in modo da
poterla sfruttare per salvare il padre. In realtà, però, così facendo dovrà
superare molti più ostacoli del previsto prima di arrivare al suo scopo finale.
La
storia, molto avvincente, ha lo scopo di immergere il pubblico letteralmente in
un mondo nuovo, facendolo entrare in contatto con particolari personaggi, la
maggior parte dei quali magici, in modo da vivere una vera e propria avventura
al fianco del protagonista. In realtà, però, quello che accade è tutt’altro. I
personaggi che vengono introdotti attraverso la narrazione proprio di uno di
loro sono dati praticamente per scontato e, soprattutto chi non ha letto i libri,
riscontra delle difficoltà nel comprendere i vari ruoli e i vari compiti di
ognuno. Oltre a questo va detto che non c’è un vero sviluppo e una vera
evoluzione dei personaggi che, anzi, sembrano talvolta costretti a determinate
scelte piuttosto che altre semplicemente per il procedere della narrazione.
Anche attori più noti, e che dovrebbero fare da traino per un pubblico più
vasto, come Colin Farrell, nel ruolo del padre, e Judi Dench, in quello del
comandante Tubero, non riescono ad emergere all’interno della storia, che
risulta piatta, senza nessun guizzo particolare.
La
nota positiva è sicuramente dettata dall’interpretazione di Josh Gad, nel ruolo
del nano gigante Bombarda Sterro, che è anche il narratore della vicenda e che
riesce a catturare l’attenzione dello spettatore.
Si
tratta, insomma, di un prodotto probabilmente ridimensionato a causa delle
circostanze che, per la piattaforma streaming nella quale è disponibile, può
essere utilizzato come titolo di richiamo che permette di gustare un’avventura
adatta a tutti e trascorrere un’ora e mezzo in un nuovo mondo. Sicuramente
indirizzato più verso un pubblico giovane, l’ “Artemis Fowl” di Kenneth Branagh
non convince pienamente. Peccato.
Veronica Ranocchi
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