Glass Onion – Knives Out
di Rian Johnson
con Daniel Craig, Janelle
Monáe, Edward Norton
USA, 2022
genere: giallo, commedia,
poliziesco
durata: 140’
Rian Johnson torna a
dirigere Daniel Craig nei panni del famigerato detective Benoit Blanc.
Stavolta, rispetto al primo titolo “Cena con delitto” ci troviamo catapultati
in una splendida, lussuosa e moderna isola sul mar Egeo che deve il suo nome,
Glass Onion, alla struttura principale che ricorda proprio una grande cipolla
di vetro.
Aspetto interessante è l’idea
di svolgere il film nel 2020, in piena pandemia, anche se le caratteristiche di
quel preciso periodo sono presenti solo nella primissima parte del film. Tutto ha
inizio con un invito da parte dell’egocentrico multimiliardario Miles Bron.
Questi ha organizzato una cena con delitto da svolgersi in un fine settimana insieme
ai suoi migliori amici, tutti invitati: la politica Claire Debella; Lionel
Toussaint, scienziato a capo della sezione ricerca e sviluppo di Alpha
Industries; la stilista Birdie Jay; lo youtuber e twitcher Duke Cody. Insieme a
loro partecipano anche Cassandra “Andy” Brand, ex-partner in affari di Miles; Peg,
l’inseparabile assistente di Birdie, e Whiskey, fidanzata di Duke. Come in
tutti i gialli che si rispettano, fin da subito si cominciano a nutrire
sospetti nei confronti di ogni personaggio che sembra avere qualcosa da nascondere.
Giunta la sera, Miles,
dopo aver introdotto la serata ai presenti e dopo aver mostrato loro la
presenza dell’originale Monna Lisa, prestatagli dal Louvre in seguito a un
corposo finanziamento, dà il via alla vera e propria cena con delitto che
viene, però, risolta in un attimo dal detective Blanc che, grazie alle sue
capacità investigative, decide di “rovinare” i piani del magnate di proposito
perché teme che qualcuno degli ospiti voglia farlo fuori. Da quel momento tutto
cambia poiché i programmi di Miles vanno a rotoli a causa della presenza del detective
che comincia a indagare, soprattutto a seguito di una vera morte che avviene
alla presenza di tutti gli invitati.
Puntando sia sul sempre
riuscito cast corale sia sulla scia del successo del primo film Rian Johnson
gioca le migliori carte a sua disposizione e confeziona un validissimo prodotto.
Tra indagini, colpi di
scena continui ai quali ci ha abituati il regista, legami segreti tra i
personaggi e tanto lusso sfrenato “Glass Onion” risulta un buonissimo secondo
capitolo, anche se di fatto si tratta di una storia a sé stante.
Daniel Craig nei panni
del detective Benoit Blanc vince e convince, come già aveva fatto con il primo
film e richiama, per certi versi, il mitico e iconico Hercule Poirot di Agatha
Christie, un po’ per i modi di fare, un po’ per le intuizioni, un po’ per la calma
e il carisma che lo contraddistingue.
Ma non ci sono solo riferimenti
alla regina del giallo. Commovente, a posteriori, la presenza, seppur minima, della
compianta Angela Lansbury. Così come sono interessanti le tante citazioni
presenti all’interno della storia e i richiami, né evidenti né invadenti, al
primo capitolo.
Nuovamente un cast corale
appositamente scelto che pesca tra grandi nomi del cinema a nomi più emergenti,
ma venuti fuori grazie alla serialità, affiancati ad attori che, invece, hanno
alle spalle un importante passato, ma sono rimasti comunque più nell’ombra. Una
Janelle Monáe che buca letteralmente lo schermo, e non solo per la sua
incredibile e semplice bellezza, ma per la sua capacità di imporsi come figura
ambivalente. E poi nessun bisogno di presentazioni per gli altri interpreti capaci,
però, di rendere, come probabilmente da direttive, i rispettivi personaggi antipatici
al punto giusto, senza alcuna possibilità di redenzione.
E se nel primo capitolo
la coprotagonista Ana de Armas era più dimessa, così come imposto dal ruolo, in
questo secondo capitolo la Monáe arriva quasi a togliere dal piedistallo di
intoccabile un Daniel Craig anche autoironico. Capace di intuizioni geniali e
in grado di renderne la spiegazione ancora più magnifica, seduto sul trono,
prima di “spade” nel primo capitolo e poi di vetro e di “metalli” nel secondo,
Benoit Blanc è il detective con il quale nessun criminale “moderno” vorrebbe
avere a che fare.
Veronica Ranocchi
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