Pagine

mercoledì, dicembre 28, 2022

GLASS ONION - KNIVES OUT

Glass Onion – Knives Out

di Rian Johnson

con Daniel Craig, Janelle Monáe, Edward Norton

USA, 2022

genere: giallo, commedia, poliziesco

durata: 140’

Rian Johnson torna a dirigere Daniel Craig nei panni del famigerato detective Benoit Blanc. Stavolta, rispetto al primo titolo “Cena con delitto” ci troviamo catapultati in una splendida, lussuosa e moderna isola sul mar Egeo che deve il suo nome, Glass Onion, alla struttura principale che ricorda proprio una grande cipolla di vetro.

Aspetto interessante è l’idea di svolgere il film nel 2020, in piena pandemia, anche se le caratteristiche di quel preciso periodo sono presenti solo nella primissima parte del film. Tutto ha inizio con un invito da parte dell’egocentrico multimiliardario Miles Bron. Questi ha organizzato una cena con delitto da svolgersi in un fine settimana insieme ai suoi migliori amici, tutti invitati: la politica Claire Debella; Lionel Toussaint, scienziato a capo della sezione ricerca e sviluppo di Alpha Industries; la stilista Birdie Jay; lo youtuber e twitcher Duke Cody. Insieme a loro partecipano anche Cassandra “Andy” Brand, ex-partner in affari di Miles; Peg, l’inseparabile assistente di Birdie, e Whiskey, fidanzata di Duke. Come in tutti i gialli che si rispettano, fin da subito si cominciano a nutrire sospetti nei confronti di ogni personaggio che sembra avere qualcosa da nascondere.

Giunta la sera, Miles, dopo aver introdotto la serata ai presenti e dopo aver mostrato loro la presenza dell’originale Monna Lisa, prestatagli dal Louvre in seguito a un corposo finanziamento, dà il via alla vera e propria cena con delitto che viene, però, risolta in un attimo dal detective Blanc che, grazie alle sue capacità investigative, decide di “rovinare” i piani del magnate di proposito perché teme che qualcuno degli ospiti voglia farlo fuori. Da quel momento tutto cambia poiché i programmi di Miles vanno a rotoli a causa della presenza del detective che comincia a indagare, soprattutto a seguito di una vera morte che avviene alla presenza di tutti gli invitati.

Puntando sia sul sempre riuscito cast corale sia sulla scia del successo del primo film Rian Johnson gioca le migliori carte a sua disposizione e confeziona un validissimo prodotto.

Tra indagini, colpi di scena continui ai quali ci ha abituati il regista, legami segreti tra i personaggi e tanto lusso sfrenato “Glass Onion” risulta un buonissimo secondo capitolo, anche se di fatto si tratta di una storia a sé stante.

Daniel Craig nei panni del detective Benoit Blanc vince e convince, come già aveva fatto con il primo film e richiama, per certi versi, il mitico e iconico Hercule Poirot di Agatha Christie, un po’ per i modi di fare, un po’ per le intuizioni, un po’ per la calma e il carisma che lo contraddistingue.

Ma non ci sono solo riferimenti alla regina del giallo. Commovente, a posteriori, la presenza, seppur minima, della compianta Angela Lansbury. Così come sono interessanti le tante citazioni presenti all’interno della storia e i richiami, né evidenti né invadenti, al primo capitolo.

Nuovamente un cast corale appositamente scelto che pesca tra grandi nomi del cinema a nomi più emergenti, ma venuti fuori grazie alla serialità, affiancati ad attori che, invece, hanno alle spalle un importante passato, ma sono rimasti comunque più nell’ombra. Una Janelle Monáe che buca letteralmente lo schermo, e non solo per la sua incredibile e semplice bellezza, ma per la sua capacità di imporsi come figura ambivalente. E poi nessun bisogno di presentazioni per gli altri interpreti capaci, però, di rendere, come probabilmente da direttive, i rispettivi personaggi antipatici al punto giusto, senza alcuna possibilità di redenzione.

E se nel primo capitolo la coprotagonista Ana de Armas era più dimessa, così come imposto dal ruolo, in questo secondo capitolo la Monáe arriva quasi a togliere dal piedistallo di intoccabile un Daniel Craig anche autoironico. Capace di intuizioni geniali e in grado di renderne la spiegazione ancora più magnifica, seduto sul trono, prima di “spade” nel primo capitolo e poi di vetro e di “metalli” nel secondo, Benoit Blanc è il detective con il quale nessun criminale “moderno” vorrebbe avere a che fare.


Veronica Ranocchi

Nessun commento:

Posta un commento

Leggi bene prima di inserire un commento:
Se possiedi un account Google/Blogger nella lista sottostante scegli Identita' Google/Blogger ed inserisci i tuoi dati (e-mail e password) per pubblicare il commento con il tuo nickname.
Oppure scegli l'opzione Nome/URL ed inserisci il tuo nome, se vuoi evitare di pubblicare i commenti come anonimo.
Grazie, ciao.