Clubland (questo il titolo originale), il film della quasi esordiente Cherie Nowlan - scritto da Keith Thompson, veterano sceneggiatore di serial TV, qui alla sua prima vera prova come sceneggiatore cinematografico per il grande schermo - racconta la storia di una famiglia australiana all'apparenza come tante, e che come nessun altra vive e soffre, gioisce e cade, si evolve verso una presa di coscienza che fara' maturare tutti i suoi componenti.
La sceneggiatura e' davvero ben scritta, ritmata, incalzante: ottimi i dialoghi, ottime le battute, si ride davvero, ci si commuove. I personaggi sono ben descritti e interpretati.
Questa commedia, che in Italia e' stata tradotta con un titolo davvero imbarazzante e poco rappresentativo, ha il pregio di non abbandonare una certa seriosita' nell'affrontare tematiche riguardanti la famiglia, la crisi individuale e la paura della solitudine e di non dimenticare mai che di queste cose se ne parla meglio se lo si fa con un atteggiamento ironico e fantasioso.
Plauso allo scenbeggiatoire per la positività di fondo e il bel personaggio della protagonista, Jean Dwight. Apprezzabile la messa in scena, che produce un film scorrevole e avvolgente.
Distribuisce Lucky Red.
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