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sabato, maggio 30, 2020

DISNEY PLUS: OUT


Out
di Steven Hunter
USA, 2020
genere: animazione, fantastico
durata: 9’
Da poco disponibile sulla piattaforma Disney Plus, “Out” è il primo cortometraggio che vede protagonista un personaggio gay.
La storia è molto semplice: Greg ha deciso di traslocare e di farlo insieme al suo fidanzato Manuel e al loro cagnolino Jim. Poco prima del trasloco, però, Greg riceve la visita inaspettata dei genitori che vogliono aiutarlo a spostare tutto, ma che non sanno nulla della relazione del figlio, il quale non ha ancora trovato il coraggio di raccontare loro la verità.
La mano della Pixar, e in generale del cinema d’animazione, aiuta concretamente lo sviluppo della vicenda, che porta verso una lieta conclusione, grazie ad un pizzico di magia. Per riuscire a trovare il coraggio di raccontare qualcosa di naturale, Greg vivrà temporaneamente un’avventura tutt’altro che ordinaria, scambiando il proprio corpo con quello del cagnolino Jim che potrà, senza troppi problemi, ascoltare e capire tante cose.
La particolarità di questo breve, ma intenso corto è il modo in cui decide di sviluppare la storia, attraverso la magia e un viaggio surreale che porta a far riflettere un po’ tutti, sia i personaggi sullo schermo sia lo spettatore che osserva.
Tecnicamente lontano, almeno in apparenza, dal classico tratto Pixar, “Out” non è la storia dell’amore tra Greg e Manuel, ma la storia di un amore più grande e universale.
Il cambio improvviso e inaspettato di prospettiva nel quale si trova coinvolto il protagonista gli permette di ribaltare la visione dei fatti e capire che determinati ostacoli che, fino a quel momento, sembravano insormontabili, non sono, invece, così complessi.
Nel complesso, come già detto, non si tratta di niente di eccezionale né a livello tecnico né a livello di intreccio e narrazione, ma rappresenta sicuramente qualcosa di innovativo a livello di tematica, mostrando la sessualità come motivo principale della storia. Che sia un inizio verso l’inserimento di personaggi del genere nel mondo Pixar o dell’animazione in generale?
Senza nessun tipo di stereotipo o commento, “Out” racconta in maniera pulita e a modo suo una storia universale in tutti i sensi, ma naturalmente sempre con un pizzico di magia che caratterizza, in ogni occasione, la casa di produzione e che permette comunque di sognare, aiutando chiunque a vivere qualsiasi situazione in modo “magico”.
C’è da dire che Greg non è il primo personaggio dichiaratamente gay presente nel mondo Pixar: in alcuni lungometraggi, sia animati che non sono presenti personaggi che fanno riferimento alla propria omosessualità, ma si tratta sempre di personaggi minori o secondari. Nessuno di loro ha il ruolo primario che ha Greg in “Out”. E la decisione di inserire il suo personaggio come protagonista è in primis un omaggio a Howard Ashman, autore dei testi de “La sirenetta” e “La bella e la bestia”, morto a 40 anni per Aids, ma anche un modo per far sì che l’enorme seguito della Pixar e il suo modo particolare di vedere il mondo possa essere condiviso da una fetta sempre più ampia di pubblico.

Veronica Ranocchi

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