La
famosa invasione degli orsi in Sicilia
di
Lorenzo Mattotti
Italia,
Francia, 2019
genere:
animazione
durata:
82’
Film
d’animazione di produzione franco-italiana, “La famosa invasione degli orsi in
Sicilia”, diretto dall’italiano Lorenzo Mattotti, è basato sull’omonimo romanzo
di Dino Buzzati.
Il
tutto inizia con il cantastorie Gideone e la sua piccola assistente Almerina
che, cercando riparo in una caverna, svegliano inavvertitamente l’abitante di
quel luogo, un vecchissimo orso. Per evitare di essere mangiati dall’animale
decidono di intrattenerlo raccontandogli la storia della famosa invasione degli
orsi in Sicilia. La storia si sviluppa intorno al rapimento di Tonio, figlio
del re degli orsi Leonzio, da parte degli esseri umani. Il sovrano, con
l’intento di recuperarlo, guida una spedizione in tutta la Sicilia, ma deve
fare i conti con il Granduca di Sicilia che, venuto a conoscenza della marcia
degli animali, trama per fermare l’invasione grazie all’aiuto del mago di corte
De Ambrosiis che possiede una bacchetta magica in grado di compiere due
incantesimi. Inizialmente gli orsi vengono attaccati dall’esercito di uomini
che uccide il vecchio orso saggio Teofilo, ma, in seguito, la situazione si
ribalta quando il mago entra in contatto con Leonzio e decide di utilizzare uno
dei due incantesimi per aiutare gli orsi. Venutolo a conoscenza, il Granduca
minaccia di far uccidere il mago che, allora, torna a schierarsi dalla parte
degli umani, conducendo, prima, gli orsi in un castello infestato da fantasmi,
dove Leonzio incontra lo spirito di Teofilo, e, successivamente, nella casa di
un orco che li divora, assumendo le sembianze di un gatto mammone che, però,
viene fatto esplodere con l’ausilio di una bomba per liberare tutti. A tutte
queste avventure ne seguiranno altre che porteranno ad un tentativo di
convivenza tra orsi e esseri umani, tutt’altro che semplice, sia per la natura
di entrambe le parti sia per la brama di potere dei sovrani.
La
trasposizione di un’opera di Buzzati non è mai semplice per tutta una serie di
motivi. Da ciò si comprende anche il perché ci siano voluti sei anni di
lavorazione per portare a termine un film del genere che racchiude, non solo
nella storia e nelle tematiche, ma anche nella rappresentazione visiva, l’animo
dell’autore che, attraverso le parole, descrive i luoghi e i personaggi in un
modo unico.
Rimanendo
molto fedele al libro, lasciando immutati anche gli spunti di riflessione,
Mattotti riesce a realizzare un’opera per grandi e piccoli, che sfrutta
l’animazione come unico mezzo a disposizione per poter rendere certi aspetti.
E’
la difficile convivenza tra uomini e orsi la tematica principale, ma anche la
chiave di lettura con la quale andare avanti nella storia, facendo riflettere
il pubblico su come ognuna delle due parti venga indubbiamente influenzata
dall’altra assumendone pregi e difetti. Alla fine, quindi, la vera morale è la
corruzione dell’umanità in generale che non può redimersi in alcun modo.
Un
film, quindi, che riprende l’opera di un grande maestro della letteratura del
passato, ma che, inevitabilmente, deve adattarla al presente, nel bene e nel
male.
Veronica Ranocchi
Coraggioso tentativo di rendere in immagini un testo problematico.
RispondiEliminaPurtroppo gli Orsi sono disegnati male (sono tutti uguali, come sono tutti uguali i soldati del Granduca). Possibile che che nell'italiesco Paese dei Cachi non si sappia realizzare qualcosa come i francesi Minions?