Summertime
di
Lorenzo Sportiello e Francesco Lagi
con
Ludovico Tersigni, Rebecca Coco Edogamhe, Andrea Lattanzi
Italia,
2020
genere:
dramma adolescenziale, sentimentale
stagione:
1
episodi:
1-8
durata:
34-54 minuti
Ispirata
alla storia di “Tre metri sopra il cielo”, “Summertime” è la nuova serie teen
italiana del palinsesto di Netflix.
La
storia vede come protagonisti un gruppo di adolescenti che si ritroveranno
inevitabilmente, nel corso degli 8 episodi proposti, ad intrecciare le proprie
vite dando origine ad una serie di relazioni che possono realizzarsi solo sullo
schermo.
Summer
è una diciassettenne che, a differenza dei suoi coetanei, odia l’estate. E
questo fatto può risultare abbastanza difficile se si abita praticamente in una
zona di mare, a Cesenatico (dove è ambientata la serie). Per evitare gli
assembramenti, i bagni al mare e la tipica vita da vacanze, Summer decide di
cercarsi un lavoro estivo che la possa tenere impegnata e lontana da eventuali
distrazioni. Grazie alla sua conoscenza delle lingue riesce ad essere assunta
in un hotel, nel quale passa la maggior parte del tempo. I momenti restanti è
solita passarli un po’ insieme agli amici di sempre, Sofia, sua migliore amica
dal primo giorno di scuola, e Edo, altro suo inseparabile amico, e un po’ in
famiglia, soprattutto con la sorella minore Blue (che è anche la vera sorella
dell’attrice protagonista nella realtà) della quale si preoccupa costantemente,
soprattutto da quando la madre delle due è stata praticamente abbandonata dal
padre, un trombettista, sempre impegnato fuori casa per concerti ed eventi.
Intorno
a questi primi personaggi, che, già tra di loro, si mescoleranno lentamente nel
corso delle puntate, ci sono anche Alessandro, per gli amici Ale, un
motociclista romano che sta vivendo un periodo di crisi e che appartiene a un
mondo totalmente diverso da quello di Summer, sotto tutti i punti di vista e il
suo amico d’infanzia Dario, disposto a seguirlo anche in capo al mondo.
L’apparente
equilibrio che sembra esserci nelle dinamiche fra i vari personaggi si
interrompe bruscamente con l’incontro tra Summer e Ale e a seguito della
scintilla che sembra scattare fin dal primo istante. Come reagiranno i due ai
sentimenti che provano l’uno per l’altra? E come reagiranno gli amici? Una
serie di litigi, incomprensioni ed evidenti dinamiche adolescenziali
prenderanno il sopravvento e metteranno tutto in discussione.
Il
pregio della serie è quella di cercare di dare il giusto spazio ad ognuno dei
personaggi coinvolti nella narrazione in modo tale da non dover considerare Ale
e Summer i due unici e soli protagonisti incontrastati della vicenda. Il
pubblico, nel corso delle 8 puntate, non si affeziona soltanto a loro due e
alla loro storia d’amore che lentamente si sviluppa, ma impara ad apprezzare ed
amare anche Dario e le sue difficoltà in campo di amicizia e amore; Sofia, che
cerca conforto proprio in Dario, un nuovo amico al quale svelare anche i
segreti più intimi, ma ancora Edo e la sua visione dell’estate fino alla
sorellina Blue che cerca, nonostante la giovanissima età, di crescere ed
emergere. Ma, allo stesso tempo, questo pregio si trasforma presto anche in un
difetto, arrivando a separare amicizie così solide e durature da tempo, in
maniera quasi inverosimile. Si passa dal confidare all’amico o all’amica
qualsiasi cosa, al non rivolgergli quasi più la parola per interi episodi
mettendo da parte dinamiche che potevano avere il loro proprio sviluppo e
sarebbero state sicuramente più apprezzate dal pubblico che, invece, per
sopperire a queste mancanze, si ritrova davanti nuovi personaggi introdotti
improvvisamente con il solo e unico scopo di essere dei “tappabuchi”.
Se
sicuramente sono approvate le musiche e i colori di questa serie che strizza
l’occhio al pubblico immergendolo completamente in una stagione che,
quest’anno, nessuno riuscirà a vivere in questo modo, la sceneggiatura, invece,
manca di qualcosa. Ben venga l’eccessiva ed esagerata saturazione delle
immagini che mostrano freschezza, estate al 100% e, perché no, anche gioventù e
adolescenza. Ben venga anche la musica, spesso eccessiva e dirompente, ma nel
complesso adatta all’ambiente e alla situazione mostrata da quella che è e
resta una serie teen, senza pretese. Ma alcune scelte, sia a livello narrativo
che nel tratteggiare e nel delineare caratteri e scelte dei personaggi sono
sicuramente da rivedere.
A
livello attoriale i due che spiccano forse maggiormente rispetto agli altri
sono i due giovani interpreti di Ale e Dario. Il primo, già conosciuto al
pubblico, per il suo ruolo in un’altra serie italiana “Skam Italia” è Ludovico
Tersigni che riesce a centrare l’obiettivo del “bello e dannato” perennemente
in crisi con se stesso e col mondo. L’amico, interpretato da Andrea Lattanzi, complice
il ruolo, forse uno dei più riusciti e più “vicini” al pubblico, è in grado di
dire la sua. Così come anche Amanda Campana, interprete di Sofia, che convince
forse più per il personaggio che per la prova attoriale.
In
parte prevedibile, in parte inverosimile, “Summertime” potrà anche colpire e
intrigare per musiche, colori e freschezza, ma manca qualcosa.
Veronica Ranocchi
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