sabato, maggio 16, 2020

L'ALTRA META'



L’altra metà
di Alice Wu
con Becky Ann Baker, Enrique Murciano, Leah Lewis
USA, 2020
genere: commedia
durata: 104’
Sembra di rivedere sullo schermo la storia di Cyrano de Bergerac con il nuovo film Netflix “L’altra metà” di Alice Wu.
Ellie Chu è una diciassettenne di Squahamish un po’ fuori dagli schemi. Quasi sempre da sola e appartata, vive una vita diversa da quella della maggior parte dei suoi coetanei. Molto brillante, studiosa e appassionata di arte e letteratura, ha instaurato un vero e proprio business con i suoi compagni di scuola, attraverso il quale lei fornisce i compiti, i temi e i saggi a tutti. Vive da sola con il padre, anche lui alquanto particolare e si tiene a debita distanza da tutto quello che la normalità per una ragazza di diciassette anni richiederebbe. Questo finché non incontra Paul Munsky, giocatore di football che la insegue mentre lei è in bici e le chiede di aiutarlo con una questione di cuore. Il ragazzo, che non ci sa fare con le parole, ha bisogno che Ellie lo aiuti a scrivere una lettera a Aster, la ragazza della quale è innamorato. La protagonista, inizialmente titubante, decide di accettare, sia perché si lascia impietosire dalla caparbietà del giovane sia perché pensa che il compenso che quest’ultimo le vuole giustamente dare possa aiutarla a pagare le copiose e continue bollette che arrivano a casa. L’unico problema in tutto questo è che Ellie è segretamente innamorata di Aster, ma non ha alcune intenzione di rivelarlo e, quindi, per lei, diventa ancora più difficile riuscire a scrivere delle lettere (perché poi diventano più di una) che lei vorrebbe veramente inviare alla ragazza, ma che, al tempo stesso, non devono essere troppo dirette perché non vuole nemmeno che le cose vadano troppo bene tra i due ragazzi.
Adolescenza, amore, dubbi e crisi sono gli elementi al centro della narrazione della cineasta sino-americana. Ciò che viene messo in primo piano è un amore in senso generale, o meglio un amore romantico, come viene definito anche nel film. Si parla di amore da diversi punti di vista, non solo da quello della discriminazione e dell’accettazione, ma di un amore più ampio che va a toccare più corde. E in questo modo, attraverso una vita, neanche troppo particolare, da parte della protagonista, la regista riesce a porre diversi interrogativi.
Attraverso la delicatezza della storia, in parte dovuta anche al genere e al pubblico al quale si rivolge, lo spettatore è portato a farsi delle domande e a riflettere su tematiche forti e profonde, ma in un modo “sicuro”. L’equilibrio con il quale tutte le tematiche sopracitate vengono trattate è forse il vero punto di forza dell’intera storia. La storia che lega i tre personaggi principali alla fine risulta solo un pretesto e quasi un contorno per parlare e trattare di altri temi ben più rilevanti. Il legame che si instaura tra Ellie, Aster e Paul va al di là di ogni barriera, differenza o confine. Con loro e con le loro avventure e disavventure il film riesce a toccare corde vive nello spettatore. La religione, la disparità sociale, l’orientamento sessuale, la discriminazione, l’emarginazione, l’amicizia sono tutti aspetti saggiamente concatenati all’interno di quello che, alla fine dei fatti, è quasi una storia di romanzo di formazione, non solo per Ellie, Paul e Aster, ma anche per ognuno di noi.


Veronica Ranocchi

1 commento:

Jocelyn Anastasia ha detto...
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