lunedì, settembre 29, 2008

Il Matrimonio di Lorna


IL MATRIMONIO DI LORNA (Bel-Ita-Fra 2008) - Lorna, ragazza albanese impiegata in una stireria di Liegi, fa parte di una organizzazione criminale composta oltre che da lei, dal fidanzato albanese che vive in Germania e da un tassista italiano. Il loro spietato piano prevede che Lorna sposi, ovviamente con matrimonio bianco e dietro pagamento di una piccola somma, il tossicodipendente Claudy al solo scopo di ottenere la cittadinanza belga, una volta morto il tossico Lorna sposerà un russo che a sua volta otterrà lo status di cittadino belga, il tutto con la mediazione del tassista italiano Fabio e la complicità del fidanzato.

Non tutto fila liscio però, il tossicodipendente infatti, dopo il matrimonio si sforzerà di guarire complicando il piano della banda.
Lorna è apparentemente cinica, pronta a tutto pur di ottenere ciò che vuole, ma quando il marito tossico è vicino alla completa guarigione e i complici di Lorna decidono di ucciderlo tramite overdose per non veder sfumare i loro guadagni, la giovane albanese non ci sta e si sforza di trovare un piano alternativo per raggiungere il suo scopo senza macchiarsi di un omicidio.
Confusa, impietosita, Lorna 'regala' al marito tossico un rapporto sessuale che è un vero e proprio attacco alla logica economica che tiene insieme i complici.
Un drogato, un autoescluso dalla società, in quanto anello debole, può e deve essere soppresso in nome del profitto, ovvero le fondamenta dell'economia capitalistica applicata dalla piccola criminalità.
Lorna è spiazzata dai suoi stessi sentimenti, il bambino immaginario che pensa di portare in grembo è in realtà la speranza di 'partorire' una nuova vita, il tentativo di far ri-nascere la sua morale.

Jean-Pierre e Luc Dardenne maestri indiscussi del cinema europeo, 2 volte vincitori a Cannes con ROSETTA (1999) e L'ENFANT (2005), tornano a ferire lo spettatore con IL MATRIMONIO DI LORNA anch'esso premiato a Cannes 2008 per la migliore sceneggiatura.
I fratelli belgi si presentano con uno stile leggermente diverso da quello a cui ci avevano abituato; la macchina a mano non la fa più da padrona e la cinepresa da 35 mm ha sostituito la 16 mm.
Capaci come nessuno di raccontarci storie di dolore e speranza, i Dardenne ci regalano grandissimo cinema parlandoci ancora di esistenze marginali con il loro stile gelido che sa fare male.Ovviamente scritto, sceneggiato, diretto e anche co-prodotto dagli inossidabili fratelli di Vallonia.

giovedì, settembre 25, 2008

Film in sala da venerdi' 26 settembre

Sfida senza regole
regia: Jon Avnet
genere: azione
prod.: USA

La Mummia - La Tomba dell'Imperatore Dragone
regia: Rob Cohen
genere: azione
prod.: Germania, Canada, USA

Albakiara
regia: Stefano Salvati
genere: commedia
prod.: Italia

Fireflies in the Garden
regia: Dennis Lee
genere: drammatico
prod.: USA

Un marito di troppo
regia: Griffin Dunne
genere: commedia
prod.: Gran Bretagna

giovedì, settembre 18, 2008

Film in sala da venerdi' 19 settembre

Burn After Reading - A prova di spia
regia: Ethan Coen, Joel Coen
genere: commedia
prod.: USA

Star Wars: The Clone Wars
regia: Dave Filoni
genere: animazione
prod.: USA

Black Sheep
regia: Jonathan King
genere: commedia
prod.: Nuova Zelanda

The Rocker - Il batterista nudo
regia: Peter Cattaneo
genere: commedia
prod.: USA

mercoledì, settembre 17, 2008

LA POLIZIA RINGRAZIA - Italia '70 - il cinema a mano armata - (1)

La Polizia Ringrazia
regia di Stefano Vanzina


(il film capostipite del genere)

Tutto ebbe inizio nella primavera del 1972, quando nelle sale arrivò "LA POLIZIA RINGRAZIA".
A gettare le granitiche fondamenta del poliziesco italiano fu Stefano Vanzina (Steno), che per la prima volta, firmò un film con il suo vero nome e cognome, rinunciando allo pseudonimo che tanta fortuna gli aveva portato.
Vanzina elaborò con maestria la lezione del noir italiano del grande Fernando Di Leo (I ragazzi del massacro - 1969) fondendolo con il cinema politico-criminale di Lizzani (Banditi a Milano - 1968) e Damiani (Confessione di un commissario di polizia al procuratore della Repubblica - 1971) nonchè a quello più prettamente politico di Rosi e Petri.

Enrico Maria Salerno L'intuizione di Vanzina sta nel fatto di non "puntare in alto", ma di trattare argomenti che tutti conoscono, problemi con cui il cittadino comune si trova a dover fare i conti tutti i giorni, ma che erano tabù per i media del periodo.
La criminalità comune, quella fatta di scippi, prostituzione, rapine è un argomento che il potenziale pubblico tocca con mano quotidianamente, quando non ne è addirittura vittima. Dal lato politico Vanzina, non tratta i grandi intrighi di palazzo, la massoneria ecc. ma trame politiche semplici, raccontate senza fronzoli e facilmente interpretabili da chiunque.
Fu questa "semplicità" alla quale va aggiunta una massiccia dose di violenza efferata, cruenta e finalmente visibile, a fare presa sul pubblico che riempì i cinema italiani decretando il successo strepitoso del film con 1 miliardo e 700 milioni di incasso nel 1972!!!
Da quel momento in poi il cinema italiano, per almeno 5 anni, non sarebbe più stato uguale a prima, era iniziata la gloriosa stagione del "Poliziottesco".

LA POLIZIA RINGRAZIA (Italia 1972)
Regia: Stefano Vanzina
Cast: Enrico Maria Salerno, Mariangela Melato, Mario Adorf, Franco Fabrizi, Cyril Cusack, Laura Belli, Corrado Gaipa, Giorgio Piazza, Ezio Sancrotti, Jurgen Drews, Piero Tiberi.
Trama: Il Commissario Bertone, capo della squadra omicidi di Roma, indaga su una serie di delitti che lui sospetta abbiano matrice politica (di destra). Scopre chi c'è dietro i delitti e cerca di sventare un possibile colpo di stato. La ricerca dei colpevoli lo porterà fino alle alte sfere della polizia e della magistratura. Non gli sarà consentito andare oltre.

IL FILM: Un'organizzazione di giustizieri, l'Anonima Anticrimine, inizia a farsi giustizia da sè, raccogliendo simpatie tra i cittadini (esasperati dall'impotenza delle forze dell'ordine) e tra alcuni esponenti della polizia, ma non quella del commissario Bertone (Salerno), che seppur convinto dell'inadeguatezza delle leggi in vigore, dall'alto della sua fedeltà alle istituzioni democratiche, intende mettere fine alla situazione venutasi a creare.
L'Anonima Anticrimine ripulisce la città a suo modo, rapinatori, prostitute, omosessuali vengono giustiziati senza tregua e i cadaveri vengono fatti ritrovare sistemati davanti a cartelloni pubblicitari che invitano i cittadini a tenere pulita la loro città (geniale).
A pensarla in maniera diametralmente opposta c'è una giornalista (Melato) sostenitrice di una giustizia più garantista.La situazione precipita quando un malvivente, per coprirsi la fuga a bordo di una moto prende in ostaggio una ragazza (L. Belli, la bella per eccellenza del poliziesco italiano).
Quando la fuga si fa disperata il bandito scaraventa giù dalla moto la donna mandandola a sbriciolarsi sotto le ruote di una Giulia verde oliva della polizia, in quella che è considerata una delle scene madri di tutto il genere poliziottesco.Il criminale in fuga ha paura, si sente braccato dall'Anonima Anticrimine più che dalle forze dell'ordine e si costituisce tra le braccia di Bertone, che nel frattempo ha scoperto chi manovra i fili dell'organizzazione di giustizieri.
Bertone affronta la mente dell'organizzazione e lo avverte di essere in possesso di dossier che è pronto a consegnare alla magistratura, ma i dossier sono già stati ritrovati e distrutti da esponenti della polizia vicini all'organizzazione e Bertone cade sotto i colpi di un vero e proprio plotone di esecuzione dell'Anonima Anticrimine.

IL COMMENTO: Il film denuncia la situazione di immobilismo in cui versa la giustizia italiana.
L'unico mezzo per contrastare la ferocia criminale è la possibilità che la legge possa rispondere al piombo con altro piombo.
La pellicola mette a confronto le due metodologie (quella reazionaria, ferocemente repressiva e quella eccessivamente garantista) di applicazione della legge, lasciando il giudizio allo spettatore.
Vanzina è molto bravo e furbo a prospettare la situazione prima da destra e poi da sinistra e chiude il cerchio cercando il modo di non mettere la polizia eccessivamente in cattiva luce.
Sceneggiato dallo stesso regista con Lucio De Caro, confezionato senza fronzoli badando al sodo, LA POLIZIA RINGRAZIA è film secco, essenziale, diretto, un pugno nello stomaco per l'epoca.

CURIOSITA' - NOTIZIE: le musiche del film sono di uno dei maestri del genere, ovvero Stelvio Cipriani.
L'incasso, come già detto in precedenza fu di 1 miliardo e 700 milioni di lire, un'enormità per l'epoca e sopratutto per una produzione italiana di questo tipo.Il film fu benevolmente recensito dal Messaggero, tiepidamente ma comunque non negativamente dalla Stampa e in maniera sostanzialmente negativa dai pochi giornali di sinistra che se ne occuparono.

Fabrizio Luperto

giovedì, settembre 11, 2008

Film in sala da venerdi' 12 settembre

Hancock
regia: Peter Berg
genere: Azione
prod.: USA

Piccolo grande eroe
regia: Colin Brady, Dan St. Pierre, Christopher Reeve [II]
genere: Animazione
prod.: Canada, USA

Il respiro del diavolo
regia: Stewart Hendler
genere: drammatico
prod.: USA

Il papà di Giovanna
regia: Pupi Avati
genere: drammatico
prod.: Italia

Le 3 scimmie
regia: Nuri Bilge Ceylan
genere: drammatico
prod.: Turchia

mercoledì, settembre 10, 2008

ITALIA '70 - IL CINEMA A MANO ARMATA


Omicidi, rapimenti, prostituzione, droga.
Sono passati quasi quarant'anni da quando questi argomenti lasciarono le grigie stanze delle questure ed entrarono a sirene spiegate nei cinema italiani, lasciando una traccia indelebile nella storia del cinema di genere italiano degli anni 70.
In quegli anni nasceva il glorioso poliziesco italiano, successivamente diventato dispregiativamente "poliziottesco" quando il genere, ormai inflazionato, andava esaurendosi.

Realistici o demenziali, geniali o banali, ben confezionati o approssimativi questi film hanno entusiasmato gli spettatori di una generazione e riempito le sale.
Spesso bollate dalla critica come pellicole brutte e stupide se non addirittura reazionarie o fasciste, destinate ad un pubblico poco più che analfabeta, si dimentica che molte di queste produzioni a bassissimo budget hanno finanziato per anni il cinema impegnato o d'autore, grazie ad incassi stratosferici per l'epoca.
Gran parte di questi film in realtà erano basati quasi esclusivamente sulle scene d'azione, mentre dialoghi e contenuti passavano in secondo piano, ma non mancano ottimi esempi che forniscono realistici spaccati di vita criminale, interessanti riletture personali, suggestive ambientazioni noir.

ITALIA '70 - IL CINEMA A MANO ARMATA spazio curato dal nostro FABRIZIO LUPERTO vuole essere un piccolo simpatico viaggio (a puntate) alla scoperta del cinema poliziesco italiano e di chi ha contribuito a farlo diventare un fenomeno di costume.

Per questo motivo, quelle che seguiranno non saranno delle vere e proprie recensioni ma un insieme di notizie, informazioni, curiosità e aneddoti che riguardano i film, i registi, i produttori, gli attori che hanno fatto la storia di questo genere cinematografico.

Per i nostalgici della Giulia 1300, delle rapine in banca a passamontagna calzato, dei poliziotti che estorcono confessioni a suon di cazzotti, delle starlette casereccie allergiche al silicone, è arrivata l'inafferrabile banda dei Cinemaniaci.....e la polizia brancola nel buio!!!

Un giorno perfetto

Tratto dal romanzo omonimo di Melania Mazzucco e sceneggiato da Petraglia, UN GIORNO PERFETTO poteva essere considerato una sorta di esame per F. Ozpetek, infatti, per la prima volta il regista di origine turca era chiamato a misurarsi con un film non scritto da lui.
Ozpetek addolcisce molto il romanzo della Mazzucco facendo perdere forza alla storia, i dialoghi in qualche occasione sono poco consoni e in contrasto con l'atmosfera che si vorrebbe molto realistica.

Il film scorre benino quando il regista si limita a descrivere le situazioni, quando, raramente, cerca di approfondire, il risultato non è dei migliori.Ozpetek vorrebbe che i silenzi, gli sguardi dei protagonisti spiegassero molto della storia, ma evidentemente questo modo di girare, apprezzato in altre occasioni, non si rivela abbastanza forte per ottenere il risultato sperato.

UN GIORNO PERFETTO è un film stereotipato, telefonato, con passaggi da fiction tv.La bravura di Mastrandrea e della Ferrati non basta a sopperire alle mancanze della scrittura e a dare ai personaggi quello spessore psicologico di cui necessitano.

Il regista F. Ozpetek Insiegabile il personaggio interpretato dalla Guerritore e ancora più difficile capire quale contributo porta all'economia del film la storia parallela che vede protagonista l'onorevole.Da salvare il dialogo di inizio film tra il poliziotto napoletano e la vicina di casa di Antonio e la bella risposta che l'onorevole rifila al figlio che vuole lasciare l'università..

In concorso a Venezia 2008. E pensare che c'è ancora chi si chiede perchè il Festival di Cannes è nettamente superiore alla mostra nostrana, basta raffrontare i film italiani selezionati per concorrere a Cannes (Gomorra e Il Divo) con questo ultimo lavoro di Ozpetek.

domenica, settembre 07, 2008

Mostra del Cinema di Venezia 2008

La 65. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, organizzata dalla Biennale di Venezia, e diretta da Marco Muller, si svolgera' al Lido di Venezia dal 27 agosto al 6 settembre 2008.


Definiti i componenti delle giurie internazionali della 65. Mostra del Cinema:
Venezia 65: Wim Wenders (Presidente), Juriy Arabov, Valeria Golino, Douglas Gordon, John Landis, Lucrecia Martel e Johnnie To.
Orizzonti: Chantal Akerman (Presidente), Nicole Brenez, Barbara Cupisti, José Luis Guerin e Veiko Õunpuu.
Premio Luigi De Laurentiis per la migliore Opera Prima: Abdellatif Kechiche (Presidente), Alice Braga, Gregory Jacobs, Donald Ranvaud e Heidrun Schleef.
Corto Cortissimo: Amos Poe (Presidente), Gianni Rondolino e Joana Vicente.

La Mostra si aprira' quest'anno con Burn After Reading, scritto e diretto dai premi Oscar Joel e Ethan Coen.



PS: caro Ethan, questo post e' per te, una sorta di luogo-diario dove annotare tutto cio' che vedrai a Venezia. Raccontaci tutto cio' che potrai!

giovedì, settembre 04, 2008

Film in sala da venerdi' 5 settembre

Decameron Pie
regia: David Leland
genere: drammatico
prod.: USA, Italia, Gran Bretagna, Lussemburgo

Un giorno perfetto
regia: Ferzan Ozpetek
genere: drammatico
prod.: Italia

X-Files: Voglio crederci
regia: Chris Carter
genere: fantascienza
prod.: USA, Canada

Reeker - Tra la vita e la morte
regia: Dave Payne
genere: Horror
prod.: USA

The Air I Breathe
regia: Jieho Lee
genere: drammatico
prod.: USA

Redbelt
regia: David Mamet
genere: azione
prod.: USA

Martyrs
regia: Pascal Laugier
genere: thriller
prod.: Francia, Canada