giovedì, agosto 27, 2009

Film in sala dal 28 agosto

Chéri
( Chéri )
GENERE: Romantico
ANNO PROD: 2009
NAZIONALITÀ Gran Bretagna
REGIA: Stephen Frears

Fa' la cosa sbagliata
( The Wackness )
GENERE: Commedia, Drammatico
ANNO PROD: 2008
NAZIONALITÀ USA
REGIA: Jonathan Levine

Le 13 rose
( Las 13 rosas )
GENERE: Drammatico
ANNO PROD: 2007
NAZIONALITÀ Spagna
REGIA: Emilio Martínez Lázaro

L'era glaciale 3 - l'alba dei dinosauri
( Ice Age: Dawn of the Dinosaurs )
GENERE: Animazione, Azione, Commedia, Avventura
ANNO PROD: 2009
NAZIONALITÀ USA
REGIA: Carlos Saldanha

Piede di Dio
GENERE: Commedia
ANNO PROD: 2009
NAZIONALITÀ Italia
REGIA: Luigi Sardiello

Smile
( Smile )
GENERE: Horror
ANNO PROD: 2009
NAZIONALITÀ Gran Bretagna, Italia
REGIA: Francesco Gasperoni

Sul lago Tahoe
( ¿Te acuerdas de Lake Tahoe? )
GENERE: Commedia, Drammatico
ANNO PROD: 2008
NAZIONALITÀ Giappone, Messico, USA
REGIA: Fernando Eimbcke

martedì, agosto 25, 2009

I love you man

I Love You, Man di John Hamburg racconta la storia di Peter (Paul Rudd), felicemente fidanzato con Zooey, che durante i preparativi del matrimonio scopre di non avere un amico così intimo al quale poter chiedere di fargli da testimone.
Peter, nella cui cerchia di amicizie annovera pochi uomini, con i quali non sente di avere empatia, e parecchie donne, per la maggior parte colleghe di lavoro e con le quali riesce a trovarsi più a proprio agio, decide di ricercare nuove amicizie maschili, allo scopo di identificare una persona valida da nominare quale testimone di nozze.
L'impresa è ardua e non scevra da difficoltà, ma aiutato dai preziosi consigli del fratello gay, che ben conosce, meglio di lui, il mondo degli uomini omo ed eterosessuali, Peter inizia un lungo percorso di riscoperta del mondo maschile e sopratutto di se stesso.
Dopo una serie di strani incontri, Peter si imbatte per caso in Sidney (Jason Segel), un affascinante quarantenne dal forte carisma, che lo conquista subito per simpatia e spontaneità.
E questo incontro cambierà molte cose per entrambi.
Girato interamente a Los Angeles, I love you man è una simpatica e fresca commedia che racconta con disinvoltura e garbo le differenze esistenti tra uomini e donne, e la diversità tra l'amicizia tra donne e quella tra uomini.
Consiglaitissimo perchè godibile e leggero, di una simpatia mai caustica nè da macchietta e perchè rivaluta in un ottimo modo la commedia americana estiva, che di solito propone titoli di scialba qualità.
Voto 7 1/2


lunedì, agosto 24, 2009

Killshot

RECENSIONE di Killshot PUBBLICATA SU ONDACINEMA.IT

"Il meccanismo della caccia all’uomo, con la precarietà della coppia perseguitata, continuamente stimolata dall’inesorabile metodicità del malvivente che li insegue, si alterna a digressioni prettamente esistenziali, monopolizzate dal senso di colpa di Blackbird o dalla speranza del marito di riallacciare il rapporto con la moglie, a cui spetta il compito di costruire il clima psicologico ma anche di illuminare lo spettatore sulle origini di un simile scenario."
[ CONTINUA A LEGGERE su Onda Cinema]

Niente velo per Jasira

RECENSIONE di Niente velo per Jasira PUBBLCIATA SU ONDACINEMA.IT

"Jasira, almeno nella storia raccontata da Alan Ball non è una 13 enne come tutte le altre; lo spettatore la conosce in una fase importante della sua giovane vita, quando i primi turbamenti sessuali si accompagnano al desiderio degli uomini che ne incrociano lo sguardo come si fa con una donna navigata. [ CONTINUA A LEGGERE ]

giovedì, agosto 13, 2009

Film in sala dal 14 agosto

Alieni in soffitta
( Aliens in the Attic )
GENERE: Fantasy
ANNO PROD: 2009
NAZIONALITÀ Canada, USA
REGIA: John Schultz

Sex Movie in 4D
( Sex Drive )
GENERE: Commedia
ANNO PROD: 2008
NAZIONALITÀ USA
REGIA: Sean Anders

I Love You, Man
( I Love You, Man )
GENERE: Commedia
ANNO PROD: 2009
NAZIONALITÀ USA
REGIA: John Hamburg

Il Messaggero
( The Haunting in Connecticut )
GENERE: Horror, Thriller
ANNO PROD: 2009
NAZIONALITÀ USA
REGIA: Peter Cornwell

Il mistero della pietra magica
( Shorts )
GENERE: Commedia
ANNO PROD: 2009
NAZIONALITÀ USA, Emirati Arabi Uniti
REGIA: Robert Rodriguez

S.Darko
( S.Darko )
GENERE: Fantascienza, Thriller
ANNO PROD: 2009
NAZIONALITÀ USA
REGIA: Chris Fisher

BABY MAMA


Dopo una vita dedicata con grande successo alla carriera, una wasp single di Philadelphia (Tina Fey in un'interpretazione misurata e decisamente meno graffiante delle performances cui ci aveva abituati nel Saturday Night Live) decide alla soglia dei 40 anni di dare finalmente spazio al suo desiderio di maternità ma, scoprendo di non essere fertile, si rivolge ad un'esclusiva agenzia di affitta-uteri perché la gravidanza sia condotta in sua vece da una madre surrogato (Amy Poehler, collega e amica di scorribande al SNL e palesemente troppo matura per questo ruolo...). Quest'ultima è però di estrazione ultra popolare e i contrasti che ne derivano danno vita ad una commedia leggerissima senza alti ne bassi che si attraversa col sorriso.
Tra gli altri interpreti Sigourney Weaver che si sta abituando alla comemdia e riesce a strappare qualche sorriso, Greg Kinnear con la sua faccia collaudata da bravo ragazzo, Vanessa Redgrave nei panni della sofisticata madre della protagonista e un divertente Steve Martin nel ruolo dell'imprenditore new age. VOTO 6 1/2

giovedì, agosto 06, 2009

NOTORIUS B.I.G.

Vita e morte di Notorius Big, il rapper americano ucciso a soli 24 anni dopo aver inciso appena due album e venduto milioni di dischi. Una vita bruciata sulle strade di Brooklyn, dove il ragazzo si arricchiva controllando i traffici di droga del suo quartiere, e poi sui palcoscenici musicali della East Coast, dove divenne una specie di messia della scena musicale Hip hop.

Girato con uno stile che ricalca in parte la confezione patinata dei film musicali prodotti da Mtv (che però è estranea all’operazione), con i colori che si accendano e si spengono per segnalare lo stato d’animo del personaggio e le diverse situazioni ambientali, “Notorius” non riesce ad uscire fuori dalla logica del Biopic autorefenziale ed assolutamente rispettoso del soggetto che mette in campo. Così, a dispetto di una realtà che non fa sconti, e riesce a fare a meno anche dei suoi pezzi migliori (ricordiamo Tupak Shaker altro star costretta a pagare dazio), George Tillman Jr gira eliminando i dettagli più scabrosi ed addolcisce quelli necessari a far procedere la storia. Con queste premesse è inevitabile assistere al ritratto di un talento che non smentisce l’assunto di partenza e riesce a rimanere simpatico anche quando si abbandona alle proprie contraddizioni: la droga presente fin dagli inizi, ed un stuolo di donne sedotte ed abbandonate con la disinvoltura di un novello Valentino, non riescono mai a scalfire l’uomo, mentre il cantante ne esce sempre più corroborato, se è vero che, dopo l’ennesimo “infortunio”, Notorius decise di cambiare stile musicale, ammorbidendo i suoni ed alleggerendo i testi con una vena più intimista, ottenendo un successo per molti versi insperato (“Death after life”, pubblicato postumo vendette 10 milioni di copie).

Tenuto in piedi da una colonna musicale che funziona non solo dal punto di vista sensoriale ma anche da quello strutturale, la cui carenza si fa sentire soprattutto in fase di scrittura, per la necessità di alleggerire il minutaggio delle singole scene (il personaggio della madre si perde completamente mentre alcuni passaggi, soprattutto i dissapori con Tupak , rimangono di fatto non chiariti), Notorius deve molto alla fama del protagonista reale ed ad un sound che rimane in testa anche fuori dalla sala. Monopolizzato da attori afroamericani il film potrebbe essere un trampolino di lancio per una nuova generazione di attori, a cominciare dall’interprete principale, Jamal Woolard, in una versione riveduta di Forest Withaker, anche lui conosciuto grazie ad una biopic musicale (Bird di Eastwood).

Film in sala dal 7 agosto

Alieni in soffitta
( Aliens in the Attic )
GENERE: Fantasy, Avventura
ANNO PROD: 2009
NAZIONALITÀ Canada, USA
REGIA: John Schultz

Exiled
( Fangzhu )
GENERE: Azione, Giallo, Thriller
ANNO PROD: 2006
NAZIONALITÀ Cina, Hong Kong
REGIA: Johnnie To

Flash of Genius
( Flash of Genius )
GENERE: Drammatico
ANNO PROD: 2008
NAZIONALITÀ USA
REGIA: Marc Abraham

mercoledì, agosto 05, 2009

Cani Arrabbiati [Rabid Dogs - 1974] di Mario Bava

primi 10 minuti del film Cani Arrabbiati di Mario Bava.



per chi preferisce il link diretto clicchi qui.

concorso nazionale per un saggio di critica cinematografica

di Ethan

Per rafforzare il legame fra i giovani studiosi e appassionati di cinema e la Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, la Biennale di Venezia, presieduta da Paolo Baratta, attraverso il suo nuovo canale Biennale Channel (www.labiennalechannel.org), indice un concorso nazionale per un saggio di critica cinematografica.
Gli aspiranti critici di cittadinanza italiana fra i 18 e i 26 anni dovranno inviare entro il 30 ottobre 2009, all'indirizzo mail saggidicinema@labiennale.org, un saggio riguardante uno dei film presentati nella Selezione Ufficiale alla prossima 66. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica (2-12 settembre 2009).

La giuria, composta da tre esperti e presieduta dal direttore Marco Muller, individuera' i migliori 10 saggi.
I primi 3 classificati saranno invitati con ospitalita' completa alla 67. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica 2010, con accredito e catalogo gratuiti e possibilita' di assistere alle conferenze stampa dei film selezionati.
I successivi 7 classificati avranno la possibilita' di ricevere l'accredito e il catalogo gratuiti della 67a Mostra.
I 10 saggi premiati, nonche' altri valutati a discrezione della giuria per il particolare valore critico, saranno pubblicati sul sito web www.labiennalechannel.org.
fonte: (Adnkronos/Cinematografo.it)

lunedì, agosto 03, 2009

UN NUOVO RICONOSCIMENTO AL TORINO FILM FESTIVAL: IL PREMIO 8½

di Ethan

in occasione della 27a edizione, il Torino Film Festival istituisce un nuovo premio, che prende il nome dal mitico titolo felliniano. Da sempre, il festival che si propone di esplorare e valorizzare i film più nuovi, indipendenti e coraggiosi, ha dimostrato un’attenzione sistematica nei confronti dei grandi autori della modernità cinematografica, attraverso retrospettive, omaggi e pubblicazioni.
Nel solco di questa tradizione, il neodirettore Gianni Amelio ha deciso di istituire da quest’anno un riconoscimento ai registi che, dall’emergere delle nouvelles vagues degli anni '60 in poi, hanno contribuito al rinnovamento del linguaggio cinematografico, alla creazione di nuovi modelli estetici, alla diffusione di nuove tendenze che sono alla base delle manifestazioni più rappresentative e interessanti del cinema contemporaneo.
Ispirato al capolavoro di Fellini, che meglio di chiunque altro ha saputo dar forma alla rappresentazione della complessità artistica, dei tormenti creativi e della fascinazione filmica, il Premio 8 1/2 sarà assegnato a Emir Kusturica, per la qualità inventiva dei suoi film e l’assoluta originalità dello stile.
Kusturica riceverà il premio 8 1/2 all’apertura del 27° Torino Film Festival, nel corso del quale saranno presentati materiali inediti di Arizona Dream e Il tempo dei gitani, nonché la versione integrale di Underground, inedita in Italia, della durata di oltre otto ore.
In occasione del suo debutto, un secondo Premio 8½ verrà attribuito ad una società
cinematografica, l’American Zoetrope di Francis Ford Coppola, per il contributo al rinnovamento dell’industria filmica negli Stati Uniti e il prezioso ruolo di congiunzione tra cinema classico e cinema del futuro.
Francis Ford Coppola sarà presente a Torino per ritirare il premio alla sua società e per l’anteprima italiana del suo ultimo film Tetro, distribuito da BIM. In onore di Coppola, il Festival presenterà inoltre Rusty il selvaggio e la versione restaurata di Scarpette rosse, il capolavoro di Powell e Pressburger al quale Tetro rende un commovente omaggio.
Torino, 3 agosto 2009 - fonte: comunicato ufficio stampa tff

domenica, agosto 02, 2009

SACRO E PROFANO


Il film si apre su una faccia alla kusturica: inizia a parlare e parlare dicendo cose senza senso con un ritmo stile Bregovich poi arrivano altri coprotagonisti due donne che dividono con il nostro l'appartamento; fanno cose incontrano persone giro giro tondo il film finisce. Cosa ho imparato? cosa voleva dirci Madonna? Chi ha visto il film è pregato di illuminarci.

sabato, agosto 01, 2009

GHOST TOWN


Sulle prime sembrerebbe il solito titolo ad effetto: New York ed i fantasmi per ravvivare l’interesse verso un genere, che al di fuori del filone demenziale non sembra riscuotere i favori del pubblico. Ed invece il cammino di redenzione di un tipo misogino come il Dottor Pinkus, costretto a soddisfare le vicissitudini di Jack (Greg Kinnear), un fantasma che vuole rimediare al tradimento della moglie impedendole di sposare un tipo altrettanto disinvolto, diventa la metafora di una paese che non riesce a liberarsi dalle angosce del terribile attentato.
Legati a doppio filo da un senso di perdita che non fa distinzioni e li accomuna in un destino di solitudine e di dolore, i vivi ed i morti sono come sospesi in attesa di un accadimento che li possa liberare da questa condizione ed il film trova il modo di soddisfare questa attesa proponendo un personaggio (Pinkus) che a differenza di tutti gli altri ha già sciolto le sue riserve ed ha intrapreso una strada di totale intransigenza verso il mondo e chi lo rappresenta. Una catarsi affidata all’ambivalente fisiognomica di Rick Gervais, una specie di Pierrot in salsa inglese, per le somiglianze caratteriali con lo Scrooges Dickensiano, ed alle situazioni tragicomiche che la storia propone al di lui personaggio, quando, risvegliatosi da un operazione piuttosto complicata, si ritrova assediato dalle richieste delle anime defunte che ha il dono, o per dirla dalla sua prospettiva, “la sciagura” di vedere. Un elegia neyorkese declinata in salsa rosa, per la presenza di una sottotrama sentimentale che coinvolge Pinkus e la bella dottoressa (Tea Leoni), e che Koepp traduce avvalendosi di una sceneggiatura puntuale nella proposizione degli eventi ma un po’ debole sotto il profilo dell’inventiva: tutto procede secondo copione, con i personaggi di contorno che si susseguono sulla scena ed una regia attenta ad offrirgli l’occasione.
Resa sofisticata dall’esclusività degli ambienti ma soprattutto dall’aristocraticità degli attori, Ghost Town deve molto alla bravura dei suoi interpreti: Koepp lo sa e per questo si sofferma sui loro volti, inducendoci ad interrogare le loro espressioni, a leggere tra le righe del non detto. Mero intrattenimento o riflessione semiseria ?