giovedì, luglio 27, 2017

THE BOURNE ULTIMATUM

The Bourne Ultimatum
di Paul Greemgrass
con Matt Damon, Julia Stiles, David Strathaim
USA, 2007
genere, azione, spionaggio, thriller
durata, 115'



Action Painting su celluloide con il personaggio e la sua storia risucchiati in un vortice supersonico di rumori, esplosioni e trovate pirotecniche.
La telecamera è un’erinni che si muove nella dimensione spazio-tempo banalizzando le logiche del genere e sacrificando la dimensione drammaturgica al sabba delle immagini. Il tentativo di risollevare le sorti di un genere asfittico e senza idee passa attraverso la sua destrutturazione, tanto necessaria quanto penalizzante sul piano dell'immaginario collettivo e della consistenza filmica: così Bourne/Webb, creato dal sistema come alternativa al modello bondiano, dimentica le sue origini, si libera dalla dimensione cinematografica per diventare il Logo imprescindibile di una saga che vive della sua luce riflessa e si reinventa copiando se stessa.
Se in Miami Vice, Michael Mann, facendo proprio il concetto di storia come flusso di coscienza ed elevando il tempo a protagonista assoluto, strumento ordinatore di una realtà comunque estranea ed indefinibile, aveva liberato la detective story dai limiti di un genere incapace di dominare la complessità dei fattori in gioco e la moltitudine di varianti connesse con il processo di decifrazione e conoscenza del dato, qualsiasi esso sia, Paul Greengrass opera uno scarto successivo stordendo lo spettatore con un ritmo compulsivo e sincopato che scarnifica il contenuto ed enfatizza la ripetitività del gesto e dell'azione. Bourne è il supremo ologramma di un mondo-immagine dove ogni elemento sembra il riflesso di qualcosa destinato a rimanere sconosciuto e incomprensibile. Banalità assoluta o alba di una nuova epifania? Ai posteri l'ardua sentenza.

2 commenti:

Patalice ha detto...

la saga in se mi è piaciuta solo marginalmente...
certo, potenzialità ne aveva... però, sai com'è, non è proprio il mio ideale

nickoftime ha detto...

Diciamo che ha avuto un andamento discontinuo con alcuni capitoli migliori e altri meno...questo per esempio per me sta nella "lavagna dei cattivi"