venerdì, dicembre 11, 2009

ITALIA '70 - La città sconvolta: caccia spietata ai rapitori (1975) (puntata 14)

La città sconvolta: caccia spietata ai rapitori (1975)
Regia di Fernando Di Leo
Con Luc Merenda, Irina Maleeva, James Mason, Marino Mase', Daniele Dublino, Vittorio Caprioli, Valentina Cortese


TRAMA: Assieme al figlio del ricco costruttore Filippini viene rapito anche quello del meccanico Colella.

IL FILM: Alcuni banditi, rapiscono il piccolo Antonio Filippini, figlio di un ricco ingegnere e il suo amichetto Fabrizio Colella, orfano di madre, il cui padre e' un modesto meccanico.
Trattando con la segretaria dell'ingegnere i rapitori chiedono per il riscatto di Antonio, dieci miliardi.
L'ingegnere Filippini (J. Mason) tenta di abbassare le loro pretese tirando le trattative per le lunghe.
Per costringerlo a pagare, i malviventi uccidono il piccolo Fabrizio.
Vista l' impotenza della polizia, il meccanico Colella (L. Merenda) decide di agire in prima persona.
Il meccanico si scatena, annebbiato dalla sete di vendetta fino a giungere alla resa dei conti che avrà luogo in un luna park.

COMMENTO: Il poliziottesco secondo il maestro Fernando Di Leo.
Film dichiaratamente di sinistra con il disincantato commissario interpretato da Vittorio Caprioli alter ego del regista foggiano.
Il film affronta il tema dei sequestri di persona, a cui ovviamente DI LEO da un'impronta particolare, trasformandolo in un western metropolitano.
Il film è molto politico, con il regista che non esita a descrivere il facoltoso industriale come un uomo dal cuore di pietra che si rivolta con voluttà porcina nei suoi denari, esaltando al contempo la figura del proletario vendicatore.
Fernando Di Leo sembra essere particolarmente interessato alla prima parte del film, utilizzata per tracciare la psicologia dei personaggi, mentre la seconda parte è dedicata quasi esclusivamente all'azione.

CURIOSITA'-NOTIZIE: Indimenticabile la risposta pronunciata da Vittorio Caprioli all'assistente che invoca leggi più dure contro i sequestratori: " E se in questa nostra bella Italia non ci fosse più nessuno che se ne andasse in giro con una disponibilità di dieci miliardi, cosi, da un giorno all'altro, come se fossero noccioline, anche in questo caso i sequestri finirebbero".
Incasso che superò gli 800 milioni di lire.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Chi volesse vedere questo film può farlo venerdi 11 dicembre su IRIS alle 22.30 circa. Fabrizio

Anonimo ha detto...

Nonostante il soggetto fosse su commissione, Di Leo riesce a tirar fuori un gran bel film. Da sottolineare, come giustamente scrivi, la prova di Vittorio Caprioli a cui il regista lascia il compito, attraverso i suoi tic e i suoi commenti amari e a volte sopra le righe, di constatare l'incoerenza di un contesto sociale ingiusto e ineguale che riserva ai due piccoli rapiti due destini differenti a seconda della classe di appartenenza. Saluti.
andreaf