martedì, agosto 26, 2014

UNDER THE SKIN

Under the Skin
di Jonathan Glazer
con Scarlett Johansson, Antonia Campbell-Hughes, Paul Brannigan
Gran Bretagna,Usa 2013
genere, fantascienza
durata, 108'

 
Se non ci fosse la notorietà di Scarlett Johansson siamo sicuri che “Under the Skin" avrebbe trovato una distribuzione italiana?. Chi scrive pensa di no, e la ragione è presto detta. Il film di Jonathan Glazer infatti, pur con una forma che è quella tipica dei film sulle invasioni aliene, con la protagonista caduta sulla terra per far man bassa di vite umane, si sofferma sui topos che hanno reso famoso il genere quel tanto che basta per organizzare lunghi detour sensoriali ma anche geografici, che cercano di rendere dal di dentro le percezioni della malintenzionata visitatrice. E come spesso succede con la materia dell’ inconscio, i tempi si dilatano e le stranezze abbondano.


Se poi contiamo che il regista compie un'operazione di feticismo attoriale, esplorando il corpo dell'attrice con uno sguardo che la prosciuga di qualsiasi emotività a favore di una pura esposizione fisica – con la Johansson che si offre generosamente agli occhi della macchina da presa- allora il gioco è pressochè fatto. Questo non vuol dire che “Under the Skin" sia un film disprezzabile, tutt'altro, perché suggestioni e atmosfere sono di primo livello, soprattutto nella prima parte della vicenda, quando il mistero intorno alla protagonista è ancora fitto, e a parlare per lei sono le invenzioni psichedeliche di un regista che da il meglio di se nella composizione dell’immagine filmica. A mancare è lo spettacolo in senso lato, quello che ci si aspetterebbe dall'etichetta di genere che il film su porta appresso. In questo senso lo spettatore è avvertito.
(pubblicato su dreamingcinema.it)



2 commenti:

poison ha detto...

Parto molto spesso prevenuta (sono una brutta persona, lo so) e in questo caso la sola visione del trailer è stata sufficiente per farmi dire "ma anche no, grazie".
Ma credo che gli amanti della Johansson non se lo faranno sfuggire.

nickoftime ha detto...

Non solo gli amanti della Johansson ma anche quelli che vanno verso un cinema di metanarrazione...come tu dici un film da prendere o lasciare a secondo dei casi..
nickoftime