sabato, gennaio 19, 2019

L'AGENZIA DEI BUGIARDI


L’Agenzia dei bugiardi
di Volfango De Biasi
con Giampaolo Morelli, Massimo Ghini, Alessandra Mastronardi, Paolo Ruffini, Carla Signoris, Herbert Ballerina, Diana Del Bufalo, Paolo Calabresi
Italia, 2019
genere, commedia
durata, 90’



“L'Agenzia dei Bugiardi”, film di Volfango De Biasi, ha come protagonisti il seduttivo Fred (Giampaolo Morelli), l'informatico Diego (Herbert Ballerina) e lo stagista narcolettico Paolo (Paolo Ruffini). La SOS Alibi è un’agenzia che fornisce alibi ai propri clienti secondo un refrain che recita "Meglio una bella bugia che una brutta verità." Ma le bugie hanno le gambe corte: per contrappasso Fred si innamora di Clio (Alessandra Mastronardi), estrema sostenitrice della sincerità e la situazione precipita quando Fred scopre che il padre di Clio (Massimo Ghini) è un suo cliente, che vuole nascondere alla moglie, Irene (Carla Signoris), il suo tradimento con Cinzia (Diana Del Bufalo). Proprio in una vacanza in cui si incontreranno tutti i protagonisti reggerà un alibi “perfetto” per ricomporre tutti i frammenti del puzzle caduti a terra?

Remake di un film francese campione di incassi nel 2017 titolato “Alibi.com”, L'Agenzia dei Bugiardi” ripropone il tema dei tradimenti e delle bugie per coprire gli stessi. A colpi di pochade si snoda la storia, tra gag e equivoci che strappano sorrisi nello spettatore. In linea con lo stile dei cinepanettoni, assistiamo a infedeltà multiple, stanze di hotel e andirivieni da una stanza all’altra con gente nascosta negli armadi e coincidenze mostruose. La piacioneria di Giampaolo Morelli e l’esperienza di Massimo Ghini, ci catapultano nel mondo della commedia all’italiana. Tentando di farci riflettere sui rapporti personali e la loro vera o presunta serietà. Peccato che nel finale tutto si concluda col solito classico cliché:  le “vittime” sono sempre le donne, mogli o fidanzate, mentre gli uomini sono i soliti traditori bugiardi, Peter Pan e stupidi. Ma che improvvisamente si pentono e  - non si sa come – si rinnamorano del loro partner. Un film che desidera solo collocarsi sui binari di un’ora e mezza di spensierata visione. Forse un po’ troppo semplicistica della realtà.
Michela Montanari

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