giovedì, aprile 09, 2020

DISNEY PLUS: SMASH AND GRAB


Smash and Grab
di Brian Larsen
USA
genere: animazione
durata: 8’

Ambientato in un futuro distopico, il corto Pixar “Smash and Grab”, traducibile con “distruggi e acchiappa” è la storia di due robot antiquati pronti a tutto pur di ottenere una libertà che, inizialmente, sembra irraggiungibile.
I due sono costretti a vivere e lavorare all’interno di un treno nel quale si occupano di sistemare e catalogare delle rocce, in maniera continuativa, come all’interno di una sorta di catena di montaggio. Confinati, anche fisicamente, all’interno di questo treno merci sembrano quasi non essere a conoscenza del mondo che li circonda. Quando, però, uno dei due inizia a guardare fuori dal finestrino e si accorge del panorama che si staglia davanti ai loro “occhi” decide di tentare il tutto per tutto e insieme all’amico cercando di escogitare un piano per fuggire e ottenere finalmente una libertà che da sempre era stata loro negata.
Grazie alla curatissima grafica e alla costruzione di questi spazio e tempo indefiniti, lo spettatore è immerso in una realtà nuova, alla quale non è solitamente abituato e che fatica a riconoscere o ad associare. Nonostante ciò, però, il senso di costrizione che i due personaggi provano si manifesta anche nel pubblico che può limitarsi solo ad osservare inerme la scena.
Sia per la costruzione “fisica” dei due protagonisti, sia per lo scenario quasi post apocalittico nel quale si ritrovano a dover vivere, sia per la situazione di estremo disagio “Smash and Grab” sembra strizzare fortemente l’occhio ad un capolavoro dell’animazione Pixar, “Wall E”, nel quale il protagonista è un robot, come in questo caso, che si ritrova ad essere l’unico abitante della Terra, dopo che tutti gli abitanti se ne sono andati per cercare una vita migliore. Se, però, Wall E può contare praticamente solo sulle sue forze, Smash e Grab hanno almeno l’appoggio l’uno dell’altro da poter sfruttare per uscire da questa assurda e triste situazione.
Nonostante si tratti di robot, quindi di esseri apparentemente inanimati, i due protagonisti sono in grado di provare (e trasmettere) tutta una serie di emozioni che, a cose normali, spetterebbero agli esseri umani. E da questo punto di vista entra in gioco il minuzioso lavoro dei disegnatori e animatori che hanno lavorato accuratamente al progetto, prestando particolare attenzione ad ogni minimo dettaglio, uno su tutti lo sguardo.
Dal punto di vista delle tematiche, oltre a quella già citate, della libertà in generale, si può considerare il corto anche come un richiamo allo sfruttamento e una lotta e un incentivo a migliorare questa situazione e condizione che talvolta i lavoratori subiscono. E ovviamente anche un inno all’amicizia che, contro tutto e tutti, riesce a vincere e sconfiggere i nemici e le paure. Grazie al supporto e all’amicizia reciproca, Smash e Grab, impauriti dal fatto di poter diventare qualcos’altro e magari essere dimenticati e non più utilizzati a causa delle loro caratteristiche obsolete, emergono e vincono sconfiggendo chiunque.

Veronica Ranocchi

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