lunedì, febbraio 13, 2012

40 carati (Man on a Ledge)

40 carati (Man on a Ledge)
regia di Asger Leth


L'uomo sul cornicione (Man On A Ledge) è Nick Cassidy, un poliziotto condannato a 25 anni di prigione per un reato che non ha commesso. Deciso a dimostrare la propria innocenza organizza il plateale gesto per sviare l'attenzione dal furto del gioiello che dimostrerà l'iniquità di quelle accuse. Ad aiutarlo ci sarà il resto della famiglia e una poliziotta in crisi esistenziale (Elizabeth Banks).

Se i confini tra i generi sono sempre più labili allora "40 carati" può essere l'emblema di un cinema che nel tentativo di rinnovarsi riesce ad inventare formule come quella del film diretto dall'esordiente Asger Leth, in cui thriller ed heist movie viaggiano di pari passo lungo una trama che mette al centro della questione i temi della giustizia e della solidarietà.

Da una parte abbiamo il clima di tensione provocato da una serie di situazione-limite, a quella connaturata nella condizione del protagonista si sommano la corsa contro il tempo del team incaricato di forzare il bunker dove è nascosto il prezioso diamante e la ragnatela di minacce e sotterfugi messi in campo da chi vuole impedire che la verità venga a galla, dall'altra il continuo oscillare tra determinismo e casualità, quando il film si sofferma sulle azioni messe in atto per mettere le mani sul gioiello.

Due facce della stessa medaglia su cui la pellicola si divide equamente, distillando qua e là lo spirito del tempo quando in un processo di identificazione tra la sorte di Nick e quella dell'uomo della strada, inneggia alla rivolta contro l'ingiustizia sociale.

Frammenti di un mondo riassunti in maniera schematica (tra buoni e cattivi non esiste una via di mezzo) ma sufficiente per stimolare l'empatia dello spettatore che non potrebbe non immedesimarsi nella condizione del protagonista, tanto è il divario non solo ideologico ma anche estetico tra il capo dei banditi, un Ed Harris a fior di nervi e dal grigno satanico, e una banda di outsiders che può vantare oltre al monolotico interprete di "Avatar"(2009), Sam Worthington, nella parte di Nick, Elizabeth Banks ancora una volta - e nonostante il ruolo - ragazza della porta accanto, anche la pepata fisiognomica di una new entry come Genesis Rodriguez, fidanzata con il fratello di Nick ed insieme a lui impegnata in un ruolo che nell'esigenza di indossare per la maggior parte del tempo una tutina aderentissima le consente di mostrare un fisico da eroina dei fumetti Marvel.

Oggetto spettacolare e di intrattenimento "40 carati" è un buon compromesso tra le abilità tecniche di chi lo ha assemblato - la qualità del montaggio è superiore a molti dei film d'azione di recente produzione - e la capacità del regista di valorizzare la componente umana a sua disposizione.

(pubblicata su ondacinema.it)


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