lunedì, agosto 13, 2012

Ritratti: Jennifer Connelly (2)


Tralasciando di proposito l'episodio di "Etoile" del 1988 a firma di un autore
controverso e tutto sommato poco riconosciuto come Peter Del Monte ma che non
produce grossi scarti rispetto a quanto detto finora, la prima avvisaglia di
una verifica più consapevole delle proprie capacita espressive la Connolly la
svela in "Hot spot"/"Il posto caldo" del 1990 di Dennis Hopper (dal romanzo di
Charles Williams "L'inferno non ha fretta" e con l'apporto non secondario delle
musiche del grande bluesman John Lee Hooker), intrecciando un torbido tira e
molla con un relativamente poco "piacione" e più cinico Don Johnson, sullo
sfondo di un triangolo amoroso e di una rapina andata male che scateneranno
conseguenze imprevedibili e nefaste.

Qui la Connolly conferma, opposta alla "bionda" Virginia Madsen più diretta e
spregiudicata, il tratto, che si ripresenterà ancora, di una seduttivita'
elusiva ed enigmatica, non priva di improvvisi ripiegamenti come di fugaci
entusiasmi, quindi potenzialmente esiziale, comunque altrettanto se non più
amorale perché declinata nei modi e nei gesti di una impertinente freschezza
aristocratica, una sorta di naturale inclinazione all'eleganza come difesa,
tipica della "ragazza da cocktail" che sa sempre molto di più di quello che
dice e dice sempre molto di meno di quello che sa.

Gli anni compresi tra il 1991 e il 1994 possono dirsi interlocutori: se da un lato in "Rocketeer"/ id., 1991 viene riaffermata l'inclinazione verso moduli stilizzati di eroina problematica o fidanzata fatale quanto riottosa entro ambientazioni d'epoca o dichiaratamente citazioniste e fumettistiche, dall'altro il tentativo, forse, di uscire da un ruolo che nonostante tutto andava stereotipandosi produce nell'ordine frivolezze tardo adolescenzialli
("Tutto può accadere"/"Career opportunities", 1991), contributi tutto sommato
trascurabili ("L'università dell'odio"/"Higher learning", 1994), veri e propri
passi indietro ("D'amore e d'ombra"/"Of love and shadows", 1994).

di TheFisherKing


1 commento:

Anonimo ha detto...

..leggere le pagine di questo album mi fa riflettere sul percorso di un'attrice sicuramente sottovalutata..nel suo curriculum e fino a questa seconda puntata sono poche le occasioni che fanno brillare la sua stella..non certo Etoile e neanche i film che concludono il capitolo..forse il solo Rocketeer sebbene complessivamente deludente le ritaglia un contorno in grado di valorizzare le caratteristiche che tu hai espresso così bene...

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