martedì, luglio 18, 2023

L'ESTATE PIU' CALDA

L’estate più calda

di Matteo Pilati

con Gianmarco Saurino, Nino Frassica, Stefania Sandrelli

Italia, 2023

genere: commedia

durata: 96’

Il classico film per l’estate con lo scopo di divertire, “rinfrescare” e, perché no, dare spazio a determinati interpreti con ruoli, in parte, “inediti” o comunque diversi rispetto a quelli ai quali ci hanno abituato. Questo, in breve, il riassunto de “L’estate più calda”, diretto da Matteo Pilati, disponibile su Prime Video.

Protagonista un Gianmarco Saurino in veste nuova, quella del diacono don Nicola, che arriva improvvisamente a Ragusa, nella parrocchia di un quartiere nel quale sono molto attive Lucia e Valentina, amiche da sempre. Quella che le due stanno per vivere è l’ultima estate insieme, spensierate nel loro paesino dal momento che Lucia andrà poi a Roma per studiare all’università insieme al fidanzato Omar.

Ma proprio quella che doveva essere un’estate come tutte le altre, solo un po’ più speciale e unica è, però, scossa, appunto, dall’arrivo del bel don Nicola del quale Valentina è particolarmente affascinata.

Per conquistarlo chiede aiuto all’amica che cerca di fare il possibile, salvo poi essere “catturata”, anche lei, dal fascino del bel giovane. Il risultato è quello che si può facilmente immaginare, anche se le scelte e le svolte conferite dal regista fanno sì che “L’estate più calda” non sia considerato il classico film estivo a tutti gli effetti. Sicuramente una commedia che utilizza i cliché e gli stereotipi del genere, ma dai quali, in alcuni momenti, se ne discosta anche per cercare di differenziarsi.

Una scelta non unanimemente condivisa quella del finale, ma che, senza fare spoiler, fa riflettere non solo i personaggi, ma anche lo spettatore.

Buona e convincente la prova di Saurino che, spalleggiato dalle due giovani esordienti Nicole Damiani (Lucia) e Alice Angelica (Valentina), alle quali in realtà è lui a fare da spalla, trasmette dubbi e incertezze che sono alla base della fase che sta vivendo il suo personaggio.

Menzione speciale ovviamente per la perpetua (e combinaguai) del paese, interpretata da Stefania Sandrelli, ma soprattutto per il parroco del paese, don Carlo, al quale presta volto e simpatia un perfetto Nino Frassica, adattissimo al ruolo e pungente come solo lui sa essere, portando la propria personalità all’interno di un personaggio che, seppure secondario e più marginale, è in grado di conquistare tutti.

Una sorta di mentore e aiuto, anche attraverso l’ironia e il divertimento, per un don Nicola alle prese con tanti, troppi dubbi.

E poi come non citare la divertente Michela Giraud, sorella coatta del protagonista, agli arresti domiciliari. L’ennesimo contrasto, sempre sul filo dell’ironia, tra giusto e sbagliato, bene e male che Pilati cerca di mostrare nel film.

Se da una parte c’è il caldo della temperatura atmosferica, dall’altra c’è il caldo metaforico che porta sulla scena il personaggio di don Nicola. Se da una parte c’è l’idea della religione e di una vita vissuta in relazione a questa scelta, dall’altra c’è la “libertà” che professano e vivono le due amiche Valentina e Lucia.

Insomma mare, risate, amore e non solo nel film di Matteo Pilati che, al suo secondo lungometraggio (aveva già collaborato con Saurino nel suo primo film, “Maschile singolare”, insieme ad Alessandro Guida), nonostante alcuni stereotipi e alcuni personaggi un po’ macchiettistici (più che altro quelli secondari), si lascia guardare.

Anche per la colonna sonora firmata da Francesca Michielin.


Veronica Ranocchi

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