lunedì, febbraio 04, 2008

Film in sala da venerdi' 8 febbraio

30 giorni di buio
30 days of night
regia: David Slade
genere: horror
prod.: USA

La guerra di Charlie Wilson
Charlie Wilson's War
regia: Mike Nichols
genere: drammatico
prod: USA

Caos calmo
Caos Calmo
regia: Antonello Grimaldi
genere: drammatico
prod.: Italia

Asterix alle Olimpiadi
Astérix aux jeux olympiques
regia: Frédéric Forestier
genere: drammatico
prod.: Francia, Spagna, Germania

L'innocenza del peccato
La Fille Coupée En Deux
regia: Claude Chabrol
genere: drammatico
prod.: Francia

Non c'è più niente da fare
Non c'è più niente da fare
regia: Emanuele Barrresi
genere: commedia
prod.: Italia

22 commenti:

veri paccheri ha detto...

altro grande nuovo cineweek end in arrivo (siamo solo a lunedi' e gia' mi reparo per i filmesss di ven prossimo, ma si puo'?? :-).
Ritorna il grande Mike Nichols con un dramma politico dal cast stellare e di spessore (Hanks, Roberts, Seymour Hoffman in grande lustro e stile), grosse aspettative avrò sulla sceneggiatura;
atteso ritorno sullo schermo anche di Nanni Moretti, ahime' questa volta solo come attore, ma il film Caos Calmo potrebbe riservare amabili sorprese (speriamo.... senno' saro' costretta a dichiarare veramente morto il cinema italiano);
la commedia di Barresi non so cosa riservi, sono scettica...;
grandissimo ritorno di Chabrol (e' un mito!) in veste di thriller: qui vale solo un consiglio: andatelo a vedere, comunque sara' si trattera' di certo di un'interessante lezione di cinema;
cast di grido ancora una volta per questa nuova avventura di Asterix: Jean-Pierre Cassel, l'immancabile Depardieu (che è adorabile anche in film di bassa lega), Alain Delon (che sarà in formalina, ma conserva il suo fascino), e pure le due iene Paolo Kessisoglu e Luca Bizzarri...;
30 giorni di buio sara' occasione di divertimento per i fans di Josh Hartnett (poi magari è un horror orribile...)

Anonimo ha detto...

anch'io vedo l'ora che sia già venerdì. i film del fine settimana scorso li ho visti, tra oggi e domani torno rivedo al cinema il mio amico giardiniere e meduse. già... spero che venerdì arrivi in fretta...

Anonimo ha detto...

accidenti allora sei un cinemaniaco nato...io ho visto Allen e mi è piaciuto, poi Moccia e direi che non ci siamo proprio,,infine ma proprio per farmi male PS I LOVE YOU...un film che sembra scritto e girato da un moccia americano...quando posso ne parlerò

Anonimo ha detto...

Cavolo la prossima settimana si prevede veramente maniacale ed ancora per tutti i gusti..anche stavolta penso che vedrò tutti i film..di quella precedente mi manca cloverfield ma quello me lo faccio come aperitivo tra una visione e l'altra..a proposito Ethan ma tu dove scrivi?...aspetto di sapere...ciao

Anonimo ha detto...

si, cinemaniaco mi piace rispetto cinefilo. i film cerco di vederli sempre tutti, diciamo che sono sempre in cineterapia. scrivo dalla provincia di verona verso il lago, precisamente da garda. tu? (scusa per la curiosità). vedo che sei stato anche tu al 25tff. gran bel festival, mi sono divertito parecchio. ho visto 50 film in una settimana e ho battuto il mio recordl: 8 film in un giorno. :) a te è piacciuto? per p.s. i love you aspetto il tuo giudizio, non prendere zuccheri prima di entrare ;)

Anonimo ha detto...

@nickoftime. il libro di sesti è "in quel film c'è un segreto"? lo consigli? i miei acquisti prossimi di cinelibri sono: la critica cinematografica di alberto pezzotta e il cinema italiano contemporaneo di brunetta.

Anonimo ha detto...

Io scrivo da Torino..il libro di sesti è veramente molto bello..perchè appassionato e voglioso di condividere..ne discende una scrittura semplice e rapsodica tipica di chi vuole parlare a qualcuno e non solamente citarsi adosso...poi ho altri titoli che ho comprato da poco...ti scriverò i titoli prossimamente..comunque è un bel momento per il cinema "scritto"...ammazza...io a quella media non ci sono mai arrivato eppure sono un big addicted..si sei prprio un cinemaniaco...continua

Anonimo ha detto...

l'anonimo sopra sarebbe nickoftime..cioè io..continua

Anonimo ha detto...

Il tff mi è piaciuto sopratutto perchè è un festival fatto peer il pubblico..tutti sono messi alla stessa stregua..c'è una fila..la fanno tutti allo stesso modo accreditati e non..ho visto più di una volta mereghetti sbuffare perchè non l'hanno fatto passare ..ed è dovuto andare a fare la fila..a venezia e roma nopn se ne parla..sono festival per accreditati..alla faccia del cinema popolare...elite..sempre elite...

Anonimo ha detto...

per quanto riguarda i libri di/sul cinema vi consiglio "Un filosofo al cinema" di Umberto Curi (ed tascabili Bompiani)e "Con un altro obiettivo - Il cinema tra arte e politica" che sono interviste a Gravas, Stone, Loach, Fonda, Kiarostami, Lee, Fassbinder, Robbins, Forman, Leigh e altri raccolte da Cineaste, rivista americana sull'arte e la politica del cinema (ed minimum fax).

ciao

Anonimo ha detto...

il secondo c'è l'ho ma non l'ho ancora letto..minimumfax fa un sacco di bei libri sul cinema..tra cui quello bellissimo su David Mamet stilato sotto forma di intervista, la forma che prediligo...Godard, stesso giudizio estetico e di forma, e quello imperdibile di Scorsese..qdi cui ricordo il titolo "Il bello del mio mestiere2, ancora una volta cinema sotto forma di intervista...mi dici qualcosa di più sul filosofo al cinema..è leggibile..e qual'è la sua idea di fondo..grazie in anticipo...

Anonimo ha detto...

..figurati..
il libro di Curi prende in esame una ventina di film usciti abbastanza recentemente scegliendoli in base al fatto che trattano temi cari alla filosofia (contemporanea e non)come il rapporto tra eros e thanatos, il problema del male, quello del tempo etc.
io l'ho trovato leggibile perchè piuttosto divulgativo, certo che una preparazione filosofica minima di base aiuta anche se a mio parere non è imprescindibile.
certo è che io studio proprio quello quindi il mio approccio è stato (notare le molte virgolette) da "addetta ai lavori". il rapporto tra cinema e filosofia mi è molto caro e meriterebbe di essere sviluppato..
alcuni titoli analizzati: primo amore, spider, chicago, 21 grammi, collateral, mystic river, elephant..

fammi sapere!

anemic cinema

ps blogspot mi ha fatto casino con i commenti, spero di non averne pubblicati due ;)

Anonimo ha detto...

libri di cinema ultimi letti: ti racconto un film di escobar e cozzi, guy debord (contro) il cinema di ghezzi e turigliatto, stati di cinema festival ossessione di enrico ghezzi.
ieri ho acquistato un filosofo al cinema di umberto curi e andré téchiné di boni e quaglia. si, hai ragione i libri di cinema penso che siamo parecchio difficili da scrivere. concordo anche con minumum fax sia una buona casa editrice.

Anonimo ha detto...

si esatto, il torino film festival è fatto sopratutto per pubblico e spero lo rimanga visto che tornerò sicuramente anche quest'anno. posso dire che è stato il migliore che sono andato, anche se schermi d'amore a verona si è battuto bene :) roma non sono andato per antipatia di fondo. è una manifestazione che trovo inutile. veltroni si vantava tanto di cinema di qualità e poi fa proiettare l'anteprima delle winx. poi perchè in mezzo a venezia, torino e pordenone? perchè non farlo tra berlino e cannes? a venezia si respira un'aria di cinema pazzesca. vedere i film con le star è veramente bello. vedere a 2 passi pitt, jolie, chabrol, depp e tutti quelli che erano presenti è un emozione forte. la mostra del cinema costa parecchio. non se sei già stato, ma tutti mettono in mostra l'accredito per farsi vedere chi lo ha più importante, sopratutto quello per le feste. qui la divisione di classe o di accredito è ben accentuata e a volte urticante, però andrò anche quest'anno. piccola chicca: la peggior poltrona da festival va al festival di bergamo. p.s. al greenwich 3 mentre ero in coda per la prima proiezione del documentario su j. strummer è rimasto fuori dalla sala il maestro wenders perchè era piena.p.s.2 merenghetti vantava a martini che si è comprato il biglietto per la proiezione dell'eccentrica regista anna biller, così non rimaneva fuori. evviva l'ugualianza

veri paccheri ha detto...

"... p.s. al greenwich 3 mentre ero in coda per la prima proiezione del documentario su j. strummer è rimasto fuori dalla sala il maestro wenders perchè era piena.p.s.2 merenghetti vantava a martini che si è comprato il biglietto per la proiezione dell'eccentrica regista anna biller, così non rimaneva fuori. evviva l'ugualianza. (ethan)"

Mitico!... :-)

Anonimo ha detto...

Grazie a tè anemic cinema appena posso corro in libreria...si ethan il tff e moretti in questo hanno fatto un festival per il pubblico..così dovrebbe essere..io ti metto ha disposizione..in maniera trasparente la mia offerta..poi la responsabilità è tua..da altre parti si fanno proclami..ci si lamenta perchè il pubblico guarda sempre le stesse cose..poi..come risultato gli proibiscono di vedere il nuovo perchè non appartiene ad un associazione culturale...ed infine lasciatemi dire che la possibilità di parlare di cinema con persone così competenti..mi commuove..e per questo vi ringrazio

Anonimo ha detto...

concordo,i festival andrebbero fatti per il pubblico e non per gli adetti. un pubblico cinefilo però, non vorrei trovarmi la prima di asterix o il film di moccia o una retrospettiva sui film di vanzina. i festival dovrebbero contenere tutti quei film che non hanno distribuzione oppure sono fuori dagli schemi (sperimentali, video arte, ecc.)o restrospettive geografiche o sulla storia del cinema. " ci si lamenta che il pubblico guarda sempre le stesse cose" è la critica di moretti ai critici del manifesto? il quotidiano scritto con la mano sinistra, secondo me ha un pò troppo esagerarto con le critiche al tff, penso che lo abbia fatto sopratutto perchè hanno escluso dal coordimento d'allan che faceva parte del precedente cooordinamento.
p.s. ieri ho pure comprato questo libro derek jarman "ciò che resta dell'inghilterra" alet consigliato caldamente da emanuela martini ( ex direttore di film tv).
p.s.2 con questa bella e calda giornata primaverile... vado al circolo del cinema a vedere meduse. ciao a presto ethan

Anonimo ha detto...

Mi sono avvicinato a Film tv quando la martini era ancora la direttrice.-mi piaceva molto perchè le sue opinioni tenevano conto del cuore oltre chè della forma..chissà se ora scrive da qualche parte....anche quello di jarman deve essere interessante..buona visione per meduse io me lo sono perso..fammi sapere se è il caso di recuperarlo..alla prossima

Anonimo ha detto...

film tv è ottimo, speriamo che adesso lo rimanga con direttore aldo fittante. hai ragione martini come gianni canova (duel) scrivono con il cuore... emanuela martini è ancora nel comitato di redazione del mensile cineforum (a torino lo trovi alla libreria comunardi o feltrinelli) e ogni tanto ho letto qualche suo articolo sull'inserto culturale della domenica del sole 24 ore,penso che adesso dia anima e corpo al 26 tff. quando scoprirò qualcosa di nuovo ti farò sapere.

Anonimo ha detto...

grazie, volevo scrivere la rece su allen ma incredibile non riesco ad accedere..è come non riuscire ad entrare nella propria casa...chiedero lumi a veripaccheri..la nostra haker...tra i critici un altro che mi piace veramente tanto è Valerio Caprara..magari non nè condivido i giudizi..ma mi piace cosa dice e come lo scrive..scrive sul mattino..è contro certi intellettualismi..e non ha paura di dire quello che pensa..è un ammiratore del cinema americano..parte delle sue recensioni sono state riassunte in 3 libri dal titolo significativo..Sentieri selvaggi...ciao

Anonimo ha detto...

meduse è un film girato da una coppia di scrittori israeliani. ti invito a leggere i libri di etgar keret editi da e/o (le tette di una 18enne, pizzeria kamikaze e gaza blues). la scennegiatura è stata scritta da sua moglie su un ricordo d'infanzia. sei personaggi, tante storie che si intrecciano in una tel aviv maliconoca, ma allo stesso tempo colorata, con un caos calmo e concilliante. una favola corale che gira su tre storie cardine. una giovane sposa si rompe la gamba e così fa saltare la luna di miele ai caraibi mentre una maliconica scrittrice ne attraversa la vita. una cameriera dalla strana vita familiare e sentimentale cerca una bambina e forse se stessa mentre una fotografa scatta immagini che nessuno vuole. una badante filippina si prende cura di un'anziana signora incattivita e apparentemente arida. nessuno di loro saprebbe guardarsi dentro, capire chi ha vicino e ritrovare il cammino. ma ognuno di loro incontrerà un testimone inatteso, uno sguardo obliquo, un momento di verità e tutto non sarà più come prima. un viaggio alla scoperta degli altri e di sé, combattendo la battaglia personale tra abbandoni e insicurezze. un film vero, atipico che si palesa come la semplicità di un sogno. voto: 7
scusa ti ho scritto una recensione più che un giudizio. scusa

Anonimo ha detto...

la mia classifica della settimana:
1) l'innocenza del peccato
2) caos calmo
3) la guerra di charlie wilson
4) 30 giorni di buio*
5) asterix alle olimpiadi
* l'attore (mark rendall) che interpreta il fratello dello sceriffo eben oleson è il compagno di classe suicida del film charlie barlett.