martedì, novembre 18, 2008

Frontiére(s) - Ai confini dell'inferno

Approfittando delle sommosse scatenatesi a Parigi a causa della vittoria dell'estrema destra nelle elezioni, cinque giovani delinquenti mettono a segno una rapina e scappano verso il confine.
A causa del ferimento di uno di loro (il fratello dell'unica donna del gruppo) la banda è costretta a dividersi, due di loro con il bottino al seguito si dirigono verso il confine con il Lussemburgo, mentre gli altri due, tra cui la ragazza, abbandonano il ferito in ospedale per poi raggiungerli e proseguire verso Amsterdam.
La banda di delinquenti ha l'infelice idea di fermarsi in un isolato motel gestito da una famiglia (allargata) composta in gran parte da freak sadici non solo devastati nel fisico, ma anche nella mente da ideali che si rifanno al nazismo.

Le vittime designate non hanno scampo e dopo le presentazioni di rito ha inizio la mattanza: corpi appesi a ganci da macellaio, cotture al vapore, il tutto innaffiato da ettolitri di sangue.
Una volta sistemata la pratica riguardante la clientela, sembra tornare la calma, ma durante una cena-cerimonia condita da farneticanti riti veteronazisti, con la quale l'unica superstite sarà ufficialmente inserita nella "famiglia", vecchi rancori vengono a galla e la macellazione riprende in un crescendo di angoscia e tensione.

La scelta di mostrare orrori e torture oltre il limite del sopportabile, forse non è originalissima e sicuramente difficile da far accettare ai produttori, ma in questo caso si è riusciti ad andare davvero oltre.
Intendiamoci, tutto già visto, infatti sono forti i collegamenti con Rob Zombie e il suo LA CASA DEI MILLE CORPI , ma in questo caso il bravo regista Xavier Gens confeziona un film che va oltre il genere, con una buona fotografia e addirittura qualche campo lungo, non restando bloccato dal classico mix composto da macchina da presa nervosa e musica metal sparata a volume eccessivo.

In FRONTIERE(S) il regista trasforma lo strisciante razzismo, che a suo dire, trova terreno fertile nella Francia contemporanea in rigurgito militar-nazista utilizzato per soddisfare sadiche voglie.
Solo per amanti del GORE spinto all'enesima potenza.

Nessun commento: