martedì, maggio 17, 2016

SU MARTE NON C'E' IL MARE

Su Marte non c'è il mare
di Lucio Laugelli
con Michele Puleio, Maurizio Pellegrino, Christian Bellomo
Italia, 2016
genere, drammatico
durata: 4 puntate da 15' 

Cosa può sconvolgere la vita regolare di un trentenne, circondato da amici fidati, sofferente per una storia d’amore finita male e un lavoro insoddisfacente? Una misteriosa offerta per un immobile lasciato in eredità per una sola serata alla settimana da un perfetto sconosciuto. 
Da questo imprevisto si dipana la vicenda di “Su Marte non c’è il mare?”, l’ultima produzione di Stan Wood Studio, ideata e creata del videomaker alessandrino Lucio Laugelli. La web-serie di 4 puntate vede come attori protagonisti Michele Puleio, Maurizio Pellegrino e Christian Bellomo, tutti alessandrini, a sottolineare la dimensione locale della pellicola. Insieme a loro, infatti, svolge un ruolo di primaria importanza la città, che funge non da sfondo passivo rispetto alla storia, bensì da fonte di ispirazione continua all’interno dell’opera.

Il progetto è nato nell’estate del 2014, quando il regista ha scritto il soggetto. Da questo momento è trascorso un lungo lasso di tempo, utile a rielaborare la sceneggiatura è reperire i fondi necessari, arrivati grazie alla Fondazione CRAL. La produzione ha preso l'avvio verso la metà dello scorso giugno. La gestione del set, che ha visto la troupe impegnata fino a ottobre, è stata abbastanza complicata, in considerazione del gran numero di persone coinvolte: 200 comparse, dalle 30 alle 40 persone attive dietro le quinte, tante ambientazioni diverse tra Alessandria e la provincia di Asti. Nonostante questo, le riprese sono terminate in una decina di giorni, dal 28 ottobre al 6 novembre. Il montaggio è iniziato alla fine di novembre, concludendosi negli ultimi giorni di marzo.
L’idea di  raccontare la storia di una piccola provincia e di alcuni giovani che stanno vivendo gli anni successivi alla laurea avrebbe potuto tradursi in un fallimento, non disponendo dei mezzi dei grandi registi, ma Laugelli ha compiuto almeno due scelte vincenti: il genere e il formato. L'affascinante thriller che sta sullo sfondo di tutta la storia tiene altissima l'attenzione degli spettatori e a questo contribuisce anche l'idea di raccontare la vicenda tramite una web-serie, che, se ben costruita, come in questo caso, porta lo spettatore ad attendere le puntate successive, preso dalla curiosità.
Per sapere come andrà a finire basterà connettersi domani sul sito del quotidiano La stampa per vedere l'ultima puntata delle serie.
Riccardo Supino

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