lunedì, ottobre 29, 2018

IN VIAGGIO CON ADELE


In viaggio con Adele 
di Alessandro Capitani
con Alessandro Haber, Sara Seraiocco, Isabella Ferrari 
Italia, 2018
genere, drammatico
durata, 83’


Adele è una ragazza speciale. Libera da freni e inibizioni, indossa solo un pigiama rosa con le orecchie da coniglio, non si separa mai da un gatto immaginario e colora il suo mondo di post-it su cui scrive i nomi di ciò che la circonda. Cinico e ipocondriaco, Aldo è un attore di teatro che, appoggiato da Carla, sua agente, amica e occasionale compagna di letto, si trova alla vigilia della sua ultima grande opportunità nel mondo del cinema. L'improvvisa morte della mamma di Adele sconvolge i piani di Aldo che scopre solo ora di essere il papà della ragazza. Con il compito di dirle la verità e l'intento di liberarsene, Aldo parte con Adele, risalendo dalla Puglia su una vecchia cabrio per affrontare un viaggio dalla meta incerta.

In letteratura la scoperta dell’identità di un personaggio che prima non era nota a chi sta agendo si chiama agnizione. Nel teatro questo espediente è presente sin dalla classicità greca e anche il cinema ce l’ha proposto in più occasioni nel corso della sua storia.
Alessandro Capitani, alla sua prima prova nel cinema di finzione, ha trovato la soluzione per non apparire banale: bisogna avere due attori non solo bravi ognuno per la sua parte ma anche capaci di entrare in sintonia. È quanto accade con Alessandro Haber e Sara Serraiocco. 

Il primo non si limita a interpretare l’ennesimo personaggio della sua lunga ed apprezzata carriera cinematografica e teatrale. Gli inietta dosi sostanziose di se stesso, di un’apparente scontrosità e di un sentimento simile alla rabbia nei confronti della vita che sono scudi sottili dietro i quali si cela un senso profondo di umanità e un bisogno di relazionarsi con chi gli sta intorno. Aldo è così. È un attore in attesa di un provino importante.
Haber trasferisce la sua sensibilità in un personaggio che è l’amante occasionale della propria agente che ha quella quadratura caratteriale e quell’ordine che a lui mancano ed è in più, senza averlo mai saputo, padre. Ma non di una ragazza qualunque. È il padre di Adele a cui Sara Serraiocco sa offrire una molteplicità di sfumature che vanno dalla spudoratezza al dolore più intimo che si trasforma in invenzioni e desideri sempre a rischio di delusione. 
Per questo marca tutto ciò che la circonda con post-it in cui dà un nome a ogni cosa e persona, forse per l’inconscia necessità di fermarne e stabilirne una volta per tutte la presenza nella sua vita. Il loro on the road è irto di disavventure, ognuna delle quali rischia di allontanarli l’uno dall’altra e invece, impercettibilmente, permette loro di conoscersi per quello che veramente sono.
Riccardo Supino

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