lunedì, ottobre 08, 2018

SEI ANCORA QUI


Sei ancora qui 
di Scott Speer
con Bella Thorne, Dermot Mulroney, Louis Herthum, Richard Harmon, Hugh Dillon, Amy Price-Francis, Shaun Benson
USA, 2018 
genere: Thriller, Drammatico
durata, 96’


“Sei ancora qui”, è un thriller diretto da Scott Speer, tratto dall'omonimo libro di Daniel Waters, che racconta le vicende personali della sedicenne Ronnie Calder (Bella Thorne) in una cornice apocalittica ricca di paesaggi ghiacciati. Tutto parte quando una decina di anni prima un esperimento scientifico top secret è finito catastroficamente in tragedia, uccidendo milioni di abitanti del Nord degli Stati Uniti, tra cui il padre di Ronnie. Da allora Ronnie e tutti i sopravvissuti convivono con i cosiddetti redivivi fino a che un giorno uno di essi inizia a perseguitarla..

Il thriller di Scott Speer è ambientato  in una cittadina della provincia dell’Illinois nella quale Ronnie vive insieme alla madre da quando il padre è morto  dieci anni prima in un incidente che ha comportato la morte di milioni di persone, uno scoppio originatosi a Chicago quale conseguenza di un misterioso esperimento nucleare. Il padre di Ronnie come tante altre persone si trovava su una autostrada investita dall'onda d'urto dell'esplosione. La zona interessata da questa esplosione si rivela nel corso della storia essere diventata “off limit” in quanto forse ancora pericolosa per la salute, ma al regista in realtà non interessa  approfondire la relativa tematica del disastro ambientale, né gli interessa aprire un processo sui colpevoli responsabili della catastrofe. Sono problematiche volutamente solo sfiorate e non approfondite, forse solo di ausilio per introdurre il tema caro al regista, ovvero quello dei “redivivi”, fantasmi che popolano sempre più numerosi la cittadina dell’Illinois. Lo stesso padre di Ronnie – come accennato - è uno dei redivivi: ha il suo posto a tavola per colazione ogni giorno con la figlia e la moglie. Probabilmente il tema della perdita dei propri cari è centrale per il regista, così come l’accettazione e superamento della loro assenza. Accettazione cui Ronnie giunge solo dopo aver fatto tutto il suo percorso che poi coincide con lo svolgimento dello stesso film.


Verrà coadiuvata e supportata dal suo compagno di classe Kirk,  (Richard Harmon), soprannominato “Ghost Boy" per la sua ossessione per i redivivi. Anche Kirk ha il suo viaggio interiore da percorrere ed insieme i due ragazzi scoprono probabilmente ciò che da soli non avrebbero mai compreso.

Sospesi anche loro come i redivivi tra realtà ed illusione si trovano gettati in un action story, ricca di suspense e di colpi di scena. La realtà sembra non esistere confondendosi in un’autistica ripetizione di gesti quotidiani sia da parte degli spettri che da parte delle persone ancora vive. Di facile percezione la citazione cinematografica al “Truman Show”, laddove i protagonisti non erano consapevoli di recitare una parte, ossessivamente replicata ogni giorno, senza alcuna sfumatura emozionale.
La chiave per rompere questa fissità è data proprio ai due ragazzi che non si arrendono e lottano perché i due mondi – quello terreno e quello ultraterreno – si ricollochino nella loro giusta originaria posizione. Gli stessi paesaggi che fanno da cornice sono suggestivi e sempre al limite tra illusione e realtà, con colori algidi ed offuscati, mai arricchiti da toni caldi. Il sole infatti non appare mai nel suo splendore. Laghi ghiacciati, freddo polare, neve e perenne semi-oscurità sono in costante sintonia e sinergia con l’animo dei protagonisti e con le tematiche care al regista. Così come i personaggi fluttuano tra sogno e realtà così anche i paesaggi, i quali finiscono continuamente per confondersi vicendevolmente in una danza appassionata e romantica, fino a condurci per mano ad un inaspettato finale. Il mistero da risolvere porterà tra l’altro i due ragazzi a scoprire l’esistenza di una porta invisibile che si apre tra i due mondi – terreno ed ultraterreno- che, in quanto paralleli, sembrano non potersi mai incontrare ..se non in un punto infinito.. offrendo comunque un messaggio di speranza allo spettatore.

Nota di merito per le musiche che accompagnano la storia: sono splendide e danno corpo ed anima ai sentimenti ed alle emozioni dei protagonisti che si muovono, soffrono e lottano per comprendere il loro ruolo nella vita terrena e il linguaggio delle anime dei loro cari ormai passati nell’altro mondo parallelo.
Michela Montanari



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