lunedì, dicembre 15, 2008

CHANGELING


Il figlioletto della signora Collins, di professione capo reparto presso la centrale telefonica di Los Angeles viene rapito.La donna si rivolge presso il locale distretto di polizia che non gode di buona fama presso i cittadini, che accusano il capo della polizia locale di usare metodi brutali e sopratutto di essere un corrotto.

Il caso viene "felicemente" risolto cinque mesi dopo con il ritrovamento del ragazzino, ma in realtà si tratta di un bluff.
Allo scopo di riguadagnare la fiducia dei cittadini e dimostrare efficienza, un capitano di polizia senza scrupoli ha restituito alla donna un bambino che in realtà non è suo figlio.
E' dai tempi di UN MONDO PERFETTO (1993) che Clint Eastwood continua imperterrito a cercare di demolire il mito del "sogno americano" e questo CHANGELING, basato su fatti realmente accaduti, è l'ennesimo capitolo della personale crociata del settantottenne regista americano che evidentemente ha ancora voglia di indignarsi.
Il film punta apertamente sulla emotività dello spettatore che è continuamente sollecitata dai meccanismi di questo drammone scritto con precisione chirurgica.
Buona prova di Angelina Jolie, che almeno in questa occasione abbandona i panni della bellona e mette in bella mostra la sue doti di brava attrice già evidenziate in altre occasioni.
Due ore e passa di buon cinema classico, visto però con occhio radicale e integrità morale tipica di Clint Eastwood.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Spero di poterlo vedere...prima o poi. Questa recensione si unisce al coro unanime degli altri blog che hanno lodato il film. Ne pregusto la visione.
Una domanda: la Jolie, che (a parte A MIGHTY HEART), si era fin qui esibita in performance piuttosto opache(WANTED,il film animato di Zemekis, ecc..) e' veramente all'altezza della situazione?: lo chiedo perche' dalle prime immagini mi sembrava un po monoespressiva , con una recitazione tutta risolta nel solito "scheletrico Make UP".
Ciao

Anonimo ha detto...

"Due ore e passa di buon cinema classico" Ne più ne meno. Fabrizio

Anonimo ha detto...

Si ma non mi hai risposoto a proposito della Jolie. Inoltre detto cosi' sembra piu' che altro un lavoro di routine. Ed ancora rispetto ad altre opere di Eastwood questa come si colloca: ovviamente la risposta e' aperta a tutti coloro che stanno leggendo.
Ciao

Anonimo ha detto...

Si ma non mi hai risposoto a proposito della Jolie. Inoltre detto cosi' sembra piu' che altro un lavoro di routine. Ed ancora rispetto ad altre opere di Eastwood questa come si colloca: ovviamente la risposta e' aperta a tutti coloro che stanno leggendo.
Ciao

Anonimo ha detto...

ho trovato angelina jolie nella parte di christine collins perfetta. molto perfetta. condivido pienamente ciò che tu hai scritto sulla attrice, ma in questo ruolo mi ha molto sorpreso. penso la sua migliore prestazione. forse ti è sembrata monoespressiva in quelle poche immagini che hai visto per la sua perfetta interpretazione. dirti dove si colloca questo film non lo so proprio, ma come ha scritto fabrizio sono due ore di vero cinema classico. girato con maestria da eastwood, ma anche ben scritto da straczynski. vale la pena aggiungere anche gli ottimi colori della fotografia di stern.

Anonimo ha detto...

Eccomi. Come ho detto ho trovato la prova della Jolie buona.
Regge bene il ruolo della madre disperata ma dignitosa e mi sono piaciute particolarmente le sue espressioni di incredulità, quando sarebbe stato fin troppo facile (qualora non fosse stata all'altezza) sostituirle con crisi isteriche ed urla disperate senza che la sceneggiatura e l'economia del film ne soffrissero. fabrizio

Anonimo ha detto...

Finalmente ho visto il film e devo dire che ha ragione chi ha parlato di una seconda parte professionale, in cui il regista racconta senza operare una vera e propria riflessione. Diversamente ho trovato eccellente la ricostruzione storica: dovrebbe essere presa come punto di riferimento per tutti coloro che per esempio si volessero cimentare nel cinema noir (vero traspositori di Elroy...). E poi i primi venti minuti sono strepitosi...dal piano sequenza iniziale all'ultima immagine del bambino che diventa un riflesso scuro nella finestra dove sta guardando la madre che si allontana...il commento musicale in pieno cinema anni 70 (musica dell'omo faber Clint) e' di uno struggimento quasi insostenibile....insomma la mia e' stata un anima divisa in due.
ciao