martedì, dicembre 18, 2012

Film telecomandati: Carlito's Way

Carlito's Way
di Brian De Palma
con Al Pacino, Sean Penn, Penelope Ann Miller, John Leguizamo
Usa, 1993
durata 144'


L’idea di felicità è la spiaggia tropicale disegnata sul cartellone pubblicitario che Carlito (Al Pacino) guarda prima di perdere coscienza. Apparentemente laterale rispetto al contesto che la circonda quell’immagine associata al corpo del protagonista ferito a morte e riverso sul pavimento riproduce nella sua artificialità l’impossibilità di un altrove in cui rifarsi una vita. Prima di quel momento , drammatico e definitivo, Brian De Palma e con lui il film si sono messi d’impegno per impedire a Carlito Brigante di arrivare fin lì. L’hanno fatto uscire dal carcere con la voglia di non tornarci, permettendogli di ritrovare l’antica fiamma, ma soprattutto gli hanno messo a disposizione la gestione di un locale che gli consentirà di guadagnare i soldi necessari per cambiare ambiente, magari per sfuggire in quella spiaggia da sogno insieme alla donna della sua vita. Un piano a misura d’uomo, ispirato dal cuore di un regista che in fin dei conti ha sangue italiano e di conseguenza è abituato a ragionare in termini di rinascita e di riscatto. Poi però ci si sono le regole del genere, le formule calcolate al millimetro per esaltare l’altr’alternanza di inferno e paradiso. I sogni infranti e gli uomini divisa tra angeli e diavoli. Ma soprattutto ci sono le “catene della colpa” che impediscono ai personaggi di emanciparsi dal proprio passato. Al Pacino e Brian De Palma si ritrovano sul set dopo l’esperienza di “Scarface” (1983). Se Carlito Brigante è un Tony Montana piu romantico e meno autodistruttivo, De Palma ha ancora in mente “Gli intoccabili” (1987) con meno grandeur ma con la stessa malinconia. Il risultato è un gangster noir che sfiora il melo e si riveste di una violenza priva di sangue, espressa soprattutto dalla tensione che caratterizza i rapporti umani all’interno del film. Nel ruolo di un avvocato nevrotico e cocainomane trova conferma l’istrionismo di Sean Penn, mentre Pacino per una volta riesce a contenersi, consegnando il suo personaggio alla categoria degli imperdibili di quell’annata.

Sky ore 2100

Nessun commento: