domenica, marzo 26, 2017

SLAM -TUTTO PER UNA RAGAZZA

Slam - tutto per una ragazza
di Andrea Molaioli 
con Ludovico Tersigni, Barbara Ramella, Jasmine Trinca 
Italia, 2016 
genere, drammatico
durata, 100' 


16 anni, l'amore per lo skate e il desiderio di un destino diverso dalla propria famiglia. Figlio di una madre trentadueenne e padre inguaribile furfante, Samuel possiede quel fascino angelico che tanto attrae le coetanee: non fa eccezione Alice, bella e spregiudicata, che immediatamente intuisce nel ragazzo un'aura diversa dagli altri. Innamorarsi a quell'età è un battito d'ala, così come lasciarsi, oppure complicarsi ingenuamente la vita. S'intuisce fin dalle prime sequenze che il terzo lungometraggio di Andrea Molaioli è il risultato di un percorso approfondito volto ad analizzare l'adolescenza. Se la materia di base giunge dalla penna navigata e prolifica di Nick Hornby (Slam, 2007), il lavoro di non facile adattamento ambientale risiede nello studio del regista romano, chiamato a trasferire una vicenda tipicamente anglosassone in un contesto italiano, in cui il grado di separazione tra genitori e figli è ben più vistoso. In questo senso Samuel e la sua giovane madre appaiono ancor più socialmente alienati rispetto a quanto non siano i personaggi della Londra di Hornby. Ad aumentare il distacco è la devozione del giovane verso il mitico skater Tony Hawk, un vero eroe per chi ama questo sport, ma certamente una figura assai più radicata nella cultura americana. La vita smette di essere un gioco quando i tornanti diventano le responsabilità verso una nuova creatura, quale quella che Alice rivela a Samuel di attendere proprio nel giorno del suo 17° compleanno. 


Da quel momento la narrazione cambia colore e la struttura del testo arriva ad appoggiarsi alla dimensione dell'incubo, declinata in un misterioso andirivieni temporale di incerta coerenza. Lo sguardo di Molaioli, che trova nel meccanismo di presa di coscienza una costante nel proprio cinema, mostra tutta la volontà di restare solidamente agganciato al punto di vista di Samuel, che non solo è un teenager ma è anche uno skater, e quindi si organizza formalmente in continue evoluzioni / rivoluzioni sintattiche, come stesse viaggiando sulle montagne russe. Tenere il passo di una tale ambizione poetica è impresa di raro successo e gli scivoloni narrativi e ritmici del film pagano il prezzo di un obiettivo forse troppo audace. Come se non bastasse, "su Slam - Tutto per una ragazza" grava anche il facile paragone con "Piuma" di Roan Johnson, commedia assai differente ma intessuta sulla medesima traccia. Per entrambi il genere è il romanzo di formazione, dispositivo assai più complesso delle apparenze perché tenta di specchiare un pubblico adolescente sempre più esigente.
Riccardo Supino

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