Odio l’estate
di Massimo Venier
con Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti
Italia, 2019
genere: commedia
durata, 110’
Il trio torna al cinema. Aldo Giovanni e Giacomo sono di nuovo sul grande schermo e il loro ritorno è davvero più che piacevole. La regia di Massimo Venier regala un film riuscito fin dai primi minuti, con continue citazioni e riferimenti ai precedenti successi del trio e ai momenti più iconici di sempre.
La storia inizia con un Aldo Baglio narratore che ci introduce al suo personaggio, alla sua famiglia e alla partenza per le vacanze con i tre figli e il cane. Conosciamo, poi, da vicino anche Giovanni e Giacomo in occasione dell’arrivo dell’estate. Il primo, proprietario di un negozio di calzature, è in partenza con la moglie e la figlia appena maggiorenne; il secondo, invece, è un dentista stakanovista che sta cercando di rilassarsi in villeggiatura insieme alla moglie e al figlio di lei. I tre protagonisti si incontrano perché, per un evidente errore, si ritrovano ad essere gli affittuari della stessa abitazione per trascorrere le vacanze. E, a seguito di una serie di divertenti gag, decidono, a causa di forze maggiori, di provare una strana convivenza. Tre modi di vivere e tre famiglie completamente diverse in tutto, ma che si ritroveranno a passare l’estate insieme, nel bene e nel male.
Il ritorno sul grande schermo del trio comico è un ritorno in grande stile perché sono tutti consapevoli di ciò che sono ormai diventati e, nonostante provino ad osare, cercano di rimanere con i piedi per terra, attaccati alla realtà e al loro passato. La scelta di mantenere i propri nomi reali è sicuramente un elemento importante da questo punto di vista. C’è, però, anche una grande volontà di mettersi continuamente in gioco e di inserire, all’interno di questo gioco, anche ciò che li circonda oggi, nella loro vita. La famiglia è l’altro punto forte del film. Tutto il cast risulta all’altezza dei tre protagonisti e riesce a reggere bene la scena. Alcuni sono forse un po’ stereotipati, ma comunque funzionali alla narrazione che riesce proprio per questo e per i divertenti ed esilaranti sketch che si vengono a creare.
Interessante è, inoltre, la svolta “drammatica” che i tre decidono di dare alla storia e che conferisce autenticità agli eventi e ai personaggi stessi che, in questo modo, non rimangono intrappolati all’interno di loro stessi.
Menzione speciale ai continui riferimenti ai grandi momenti che hanno caratterizzato il trio nel corso degli anni: dal “finisco la peperonata e scendo” con il quale si apre questo nuovo film al mitico calcetto sulla spiaggia. Non un’autocelebrazione quanto piuttosto una sorta di riflessione sul passato, sul presente e anche sul futuro.
Insomma il trio è tornato.
Veronica Ranocchi
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