La truffa dei Logan
di Steven Soderbergh
con Channing Tatum, Adam Driver, Riley Keough, Daniel Craig
Quello presentato oggi alla Festa del Cinema è il lavoro che ha fatto recedere Steven Soderbergh dal proposito di non fare più film per il grande schermo. Da qui le aspettative nei confronti di "Logan Lucky" e della sua squadra di improbabili svaligiatori capitanati dai fratelli Jimmy e Clyde Logan, costretti dalle scarse economie a tentare il colpo grosso rapinando gli incassi di un importante gara automobilistica. Leggendo la trama il sospetto di trovarci di fronte a nuova versione di "Ocean's Eleven" erano pressoché certo, ma si sperava che l'astinenza dallo schermo potesse aiutare il regista a trovare una variante capace di giustificare l'operazione. Invece, tolto il fatto che la trama si sposta da Las Vegas alla Carolina del Nord, sostituendo l'ambiente metropolitano e glamour della città del Nevada con quello pacchiano e rustico di un'anonima cittadina della provincia americana, il canovaccio rimane sempre uguale. Citando se stesso (ancora "Ocean's Eleven") e pure gli altri (la serie televisiva "Hazzard") Soderbergh colleziona attori come fossero figurine, ma quando si tratta di mettere a segno qualche idea l'ispirazione non è delle migliori. Se poi ci mettiamo che "Logan Lucky" balbetta anche in quello che dovrebbe essere il suo pezzo forte, cioè quando si tratta di far tornare i conti sull'esecuzione del colpo, la cui ricostruzione appare più forzata che logica, il dado è tratto, e le sorti del film, segnate.
Carlo Cerofolini
(pubblicata su ondacinema.it)
di Steven Soderbergh
con Channing Tatum, Adam Driver, Riley Keough, Daniel Craig
USA, 2017
genere, commedia
durata, 119'
Quello presentato oggi alla Festa del Cinema è il lavoro che ha fatto recedere Steven Soderbergh dal proposito di non fare più film per il grande schermo. Da qui le aspettative nei confronti di "Logan Lucky" e della sua squadra di improbabili svaligiatori capitanati dai fratelli Jimmy e Clyde Logan, costretti dalle scarse economie a tentare il colpo grosso rapinando gli incassi di un importante gara automobilistica. Leggendo la trama il sospetto di trovarci di fronte a nuova versione di "Ocean's Eleven" erano pressoché certo, ma si sperava che l'astinenza dallo schermo potesse aiutare il regista a trovare una variante capace di giustificare l'operazione. Invece, tolto il fatto che la trama si sposta da Las Vegas alla Carolina del Nord, sostituendo l'ambiente metropolitano e glamour della città del Nevada con quello pacchiano e rustico di un'anonima cittadina della provincia americana, il canovaccio rimane sempre uguale. Citando se stesso (ancora "Ocean's Eleven") e pure gli altri (la serie televisiva "Hazzard") Soderbergh colleziona attori come fossero figurine, ma quando si tratta di mettere a segno qualche idea l'ispirazione non è delle migliori. Se poi ci mettiamo che "Logan Lucky" balbetta anche in quello che dovrebbe essere il suo pezzo forte, cioè quando si tratta di far tornare i conti sull'esecuzione del colpo, la cui ricostruzione appare più forzata che logica, il dado è tratto, e le sorti del film, segnate.
Carlo Cerofolini
(pubblicata su ondacinema.it)
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