Anche io
di Maria Schrader
con Zoe Kazan, Carey
Mulligan, Patricia Clarkson
USA, 2022
genere: drammatico
durata: 129’
Un film d’inchiesta che,
sulla scia dei recenti fatti che hanno coinvolto il produttore cinematografico
Harvey Weinstein, investiga e scava a fondo sulla faccenda. “Anche io” è il
nuovo film di Maria Schrader che vede al centro della vicenda le giornaliste
Jodi Kantor e Megan Twohey che indagano per portare alla luce le molestie
sessuali commesse dal produttore.
Un’inchiesta prettamente
e interamente al femminile, condotta da due donne che danno continuamente prova
del loro carattere e della loro testardaggine, proprio in quanto donne.
Jodi Kantor e Megan
Twohey sono due giornaliste, due donne, due mamme che fanno del loro essere
donne il punto centrale dell’indagine. Provano a mettersi nei panni delle
vittime, combattono, insistono, soffrono e lavorano. Non si perdono mai d’animo
e non si arrendono mai per scavare in fondo alla verità e provare a raggiungere
i loro obiettivi.
In questo, ad aiutare la
sceneggiatura e la storia che gran parte del pubblico conosce, trattandosi di
eventi piuttosto recenti, ci sono le due attrici protagoniste. Da una parte Zoe
Kazan, nel ruolo della determinata Jodi Kantor, e dall’altra una Carey Mulligan
in grado di essere davvero l’ago della bilancia della vicenda.
Quella che, all’inizio,
sembra solo la pratica di un pervertito uomo di potere ai danni di giovani e
promettenti assistenti e attrici si rivela, in realtà, come un vero e proprio
sistema che va avanti da decenni e che consiste in violenza fisica e
psicologica e abuso da parte non solo di un uomo, ma di qualcosa di più. Un
intero sistema in balia di un potente produttore che costringe donne e chiunque
altro al silenzio, ma che proprio dalle donne, che tanto brama e tanto teme, è
smascherato e portato allo scoperto.
Di film d’inchiesta è
pieno il panorama cinematografico, soprattutto quello americano. Piuttosto
recenti sono, per esempio, “Il caso Spotlight” e “The Post”, ma sicuramente uno
di quelli più emblematici e degni di essere citati nel momento in cui si decide
di parlare di “Anche io” (titolo originale “She Said”) è “Tutti gli uomini del
presidente”.
Il film della Schrader è,
infatti, una sorta di tutti gli uomini, o meglio tutte le donne del presidente
che, in questo caso, non è presidente, ma è come se lo fosse considerando i
pieni poteri che ha.
Le due donne,
rappresentate come donne al 100%, hanno in mano un potere enorme, e cercano di
farne l’uso che ne farebbero gli uomini. Ma si trovano a essere infastidite e
interrotte dalle circostanze. Il doversi continuamente giustificare e dover
lottare il doppio se non addirittura il triplo degli uomini che hanno lo stesso
ruolo rende il film ancora più femminile. E porta inevitabilmente a una
riflessione importante che va al di là della “semplice” questione Weinstein.
Veronica Ranocchi
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