Il
suo ultimo desiderio
di
Dee Rees
con
Anne Hathway, Willem Dafoe, Ben Affleck
USA,
2020
genere:
drammatico, thriller
durata:
115’
“Il
suo ultimo desiderio”, film targato Netflix della regista Dee Rees, è tratto
dall’omonimo romanzo di Joan Didion.
Elena
McMahon è una giornalista, precisamente una reporter di guerra, che lavora al
Washington Post per reportage investigativi su traffici di armi e droga
nell’America del centro e del sud. La storia è ambientata negli anni ’80, sotto
la presidenza di Reagan (come ci viene ricordato più volte durante il film).
Dopo diversi anni in cui Elena ha lavorato in prima linea per smascherare
traffici illeciti di armi e droga, la donna viene allontanata e confinata ad
occuparsi della campagna elettorale.
Tutto
sembra filare liscio finché il padre della protagonista, Richard McMahon, non
si fa vivo e chiede un favore alla figlia. Questi è un affarista nel commercio
illegale di armi nell’America centrale e deve chiudere un affare che ha per le
mani e che lo porterebbe ad ottenere molti soldi. Purtroppo a causa di una
malattia che lo affligge non può occuparsi e dedicarsi con tutte le sue forze a
questo e, quindi, chiede ad Elena di prendere il suo posto. La giovane, dopo aver
accettato, si troverà invischiata in una storia di intrighi, molto simile ad
una di quelle che ha tentato di combattere e contrastare per tutta la vita.
La
storia, che sembra promettere bene e destare particolare interesse nello
spettatore, appare, invece, fin dai primi minuti molto caotica e mal gestita.
Nonostante
un cast brillante e stellare, il film sembra non riuscire mai ad emergere
veramente.
Probabilmente
la colpa maggiore è di una sceneggiatura che non funziona, ma anzi crea anche
dei momenti di completa confusione in chi guarda che rischia di perdersi più
volte nel continuo succedersi di eventi senza né capo né coda.
Anne
Hathaway è la protagonista indiscussa della pellicola che, spogliata di tutto,
cerca di rendere giustizia ad un personaggio che si trova, però, spesso a
compiere scelte sbagliate e talvolta completamente assurde. Nonostante questo
l’attrice cerca di inserire all’interno di Elena qualcosa di suo, in modo da
renderla perlomeno credibile. Stessa cosa non si può dire per gli altri due
personaggi, quelli interpretati da Ben Affleck, che risulta molto in ombra, e
di Willem Dafoe, nei panni del padre, che viene forse un po’ più approfondito,
ma non abbastanza da permettere di comprendere determinate scelte e decisioni.
Peccato
perché sia la storia che gli interpreti avrebbero potuto regalare qualcosa di
più di un film destinato ad essere dimenticato molto presto.
Veronica Ranocchi
4 commenti:
Anne Hathaway non ne sta a imbroccà una ultimamente...
Più che lei il suo agente....
Effettivamente... :=)
Apprecciate you blogging this
Posta un commento