sabato, marzo 28, 2020

LILLI E IL VAGABONDO


Lilli e il vagabondo
di Charlie Bean
USA, 2019
genere: sentimentale, commedia, musicale
durata: 104'

Il live action di “Lilli e il vagabondo” è sicuramente uno dei prodotti originali più attesi dal momento dell’annuncio della nuovissima piattaforma di streaming del grande colosso di cinema d’animazione e non solo. Adesso con Disney + basta un solo click per scegliere tra i tantissimi prodotti, dai grandi classici ai cortometraggi, dai documentari agli eroi Marvel, e rivivere le stesse emozioni che si erano vissute da bambini.
Tra gli “originali” spicca un ritorno agli albori proprio con una nuova riproposizione del classico d’animazione degli anni ’50 che vede protagonista il mondo canino.
La storia è quella che tutti conosciamo: Lilli è una cagnolina, una cocker spaniel americana, che viene adottata da una giovane coppia in occasione del Natale. Le giornate passano velocemente finché i padroni non cominciano ad apparire più scostanti e meno interessati alla piccola. Il motivo è semplice: la donna è in dolce attesa e la coppia dovrà presto occuparsi del loro primogenito, il quale necessiterà naturalmente di maggiori attenzioni. La povera Lilli, sentendosi sperduta e rifiutata, cerca di capire il motivo e di farsi comunque benvolere a suo modo, ma l’arrivo della zia della giovane coppia che dovrà badare alla cagnolina scombussolerà ancora di più la tranquilla quotidianità della protagonista. A seguito dell’imposizione di un’inutile museruola, perché ritenuta pericolosa, Lilli si deciderà a scappare, ma non sapendo niente della vita di strada, si troverà a dover chiedere aiuto ad un vagabondo, il furbo schnauzer randagio Biagio che la accompagnerà in giro e le farà vivere tutta una serie di avventure completamente nuove per la cagnolina, abituata solo e soltanto alla vita domestica. Durante il rientro a casa, però, qualcosa andrà storto e i due dovranno fare affidamento l’uno sull’altra per evitare il pericolo più grande per un cane: il canile.
Un remake in live action che soddisfa il pubblico, ma solo a metà.
Rivivere l’avventura di questi due cagnolini innamorati fa sempre battere il cuore, anche a distanza di 60 e più anni, ma la continua insistenza nel voler riportare alla luce tutti i grandi classici in questa versione convince sempre meno. Soprattutto se si tratta, come in questo caso, di andare a mescolare attori in carne ed ossa con animali che, a differenza del live action de “Il re leone”, non sono realizzati in CGI, ma sono reali. Purtroppo, nonostante gli animali siano in carne ed ossa, appare forzata la decisione di farli parlare tra loro, decisione alla quale era forse preferibile una modalità diversa, magari una comunicazione sotto forma di pensieri e resa in maniera più naturale.
Trattandosi comunque di un remake e, quindi, di qualcosa che poteva andare a modificare l’originale, la storia si è mantenuta sullo stesso filone e quasi le stesse tematiche, naturalmente attualizzate ai giorni nostri e rese più naturali e verosimili rispetto a quelle del classico d’animazione.
Per ovvie ragioni i personaggi umani appaiono molto più frequentemente rispetto al film degli anni ’50, ma, nonostante tutto, non rubano la scena ai veri protagonisti: gli animali.
Anche la rappresentazione dei cani è quasi del tutto fedele all’originale con qualche modifica non troppo funzionale alla narrazione. Un esempio sono i due cani vicini di casa della protagonista Lilli, un po’ snaturati dal loro ruolo originario, ai quali resta solo (e nemmeno completamente) il compito di portare un po’ di comicità alla storia.
Un film che, in conclusione, risulta un prodotto alla ricerca di un target di pubblico non troppo elevato, con non troppe pretese, realizzato con il principale scopo di lanciare la nuova piattaforma streaming. Una scelta giusta? Sarà il tempo a darci una risposta.

Veronica Ranocchi
(recensione pubblicata su taxidrivers.it)

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