martedì, ottobre 21, 2014

9 FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA: ROMA TERMINI

Festival del cinema di Roma-7 giornata
Roma Termini
di Bartolomeo Pampaloni
Italia 2014
durata, 79′

Il documentario, in Italia, da qualche anno a questa parte sembra avere un fascino, oltre che un discreto successo – si vedano le premiazioni di “Sacro G.R.A.” e “Tir”, rispettivamente alle edizioni 2013 dei festival di Venezia e Roma – al quale sempre più registi nostrani cedono, riuscendo però ad innovarne i modi ed i linguaggi. Tra questi autori s’aggiunge anche Bartolomeo Pampaloni che, con “Roma Termini”, narra, attraverso la drammaturgia documentaristica, la vita dei barboni – altresì, come direbbero i politicamente corretti, i senzatetto – che bazzicano la stazione Termini.
Argomento, quello degli homless, già trattato, durante il festival, in maniera diversamente efficace da Moverman con “Time out of mind”. Usiamo l’epiteto diversamente efficace poiché qui, trattandosi di documentario, s’affronta la tematica con un approccio ed un linguaggio, del tutto differente. Linguaggio che, però, ha le sue innovazioni e peculiarità, specie nel manierismo delle riprese, sgranate e quasi sempre sfocate, che vanno a richiamare la diegeticamente  vita sbiadita dei protagonisti che vivono nel caos, quasi atavico, della stazione centrale della città capitolina. Film che trova i suoi lievi difetti – difetti che, del resto, avevamo riscontrato già nel sopracitato “Time out of mind”- nell’eccessiva prolissi del proprio giungere a conclusione.
La solitudine diventa un’arma a doppio taglio nell’essere, da una parte, fonte di disperazione, dall’altra, nella presa di coscienza d’un eccesso di lucidità, quasi una salvezza.
“Ti sei mai innamorato in vita tua?”
“No”.
Antonio Romagnoli (voto ***1/2)

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