John From
di João Nicolau
con Luísa Cruz,
António Fonseca, Adriano Luz, Julia Palha, Leonor Silveira
Portogallo 2015
genere, commedia
durata, 100’
Per un paradosso che non ci riesce di capire, l’unico motivo
di slancio che muove l’individuo dei giorni nostri sembra essere sua maestà la
Noia. Così è perlomeno per la giovane protagonista di “John From”, che decide
di dare una scossa all’estate che scivolava via piatta corteggiando il vicino, fotografo
molto più grande di lei e padre di una bambina.
Viaggiando di pari passo col fantasticare della ragazzina
circa la relazione col dirimpettaio, il film si evolve senza forzature verso le
rappresentazioni fantasmatiche della psiche di Rita – questo il nome della
protagonista – che prendono il posto degli accadimenti reali. Traslazione,
questa che va dalla realtà alla finzione, che oltre a condurre lo spettatore in
uno stato di trance diventa una
riflessione non scontata sulla funzione della narrazione cinematografica.
“John from”, tramite la propria capacità di affabulare chi
guarda senza mai spezzare l’incantesimo, rappresenta un manuale – di felliniana
memoria – su come creare empatia col
pubblico pur spingendo il piede sul pedale del surrealismo.
Antonio Romagnoli
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