Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo
regia: Steven Spielberg
genere: avventura
prod.: USA
La setta delle tenebre
regia: Sebastian Gutierrez
genere: horror
prod.: USA, Nuova Zelanda
Be Kind Rewind - Gli acchiappafilm
regia: Michel Gondry
genere: commedia
prod.: USA
Sanguepazzo
regia: Marco Tullio Giordana
genere: drammatico
prod.: Italia
Reservation Road
regia: Terry George
genere: drammatico
prod.: USA
Il nostro Messia
regia: Claudio Serughetti
genere: commedia
prod.: Italia
6 commenti:
indiana jones: a cannes sono tutti impazziti per indiana jones. pubblico e addetti ai lavori in fila da ore per essere sicuri di entrare e molti di loro hanno buttato ogni dignità cinefila alle ortiche saltando le barriere per correre ad accaparrarsi un buon posto in sala. ma al di là del genuino entusiasmo del pubblico e di qualche lampo di genio di spielberg, il nuovo indy sembra avere gìa fatto il suo tempo. al contrario della devastante seconda trilogia di guerre stellari, non distrugge le nostre memorie giovanili, ma non aggiunge granché a quello che avevamo visto in passato. sembra quasi un lungo, lunghissimo epilogo della trilogia. indy stavolta viene catapultato negli anni cinquanta, in piena guerra fredda. il film ha i suoi momenti e tutto secondo la regola, ma forse per il dottor jones è arrivato il momento di appendere il cappello.
la setta delle tenebre: non è uno di quegli horror scagliati direttamente verso il videonoleggio, ma è anzi una bella sorpresa per il solito venerdì al cinema. merito di una riuscita fortunata, ma anche di lucy liu e del regista e sceneggiatore sebastian gutierrez, che sono riusciti a dare un tocco di freschezza a una formula antica. il film si muove su una linea a metà tra blade e blade runner. liu è sadie, una reporter di los angeles che, indagando su una strana setta, va troppo a fondo. si risveglia all'obitorio e scopre di essere diventata un vampiro. ma è sopratutto verso il finale che il film mostra i suoi lati più originali.
be kind rewind non è uscito a verona, dovrò andare a mantova. sigh!!! spero in un jack black in una forma migliore di tenacious d e il destino del rock. ciao buon cinema
in indiana jones l'entrata in scena di shia labeouf mi ha ricordato "rusty il selvaggio". può essere un omaggio a coppola? non penso, vero?
Credo che il modello per LaBeouf fosse Marlon Brando ne "Il selvaggio", una tipica icona degli anni '50 (vedi anche quanti ragazzi con il giubbotto di pelle nel bar dove poi scoppia la rissa).
Ciao!
ciao christian. si, hai ragione ho confuso i film. al cinema ho avuto un flash su rusty. adesso leggendo le schede ho visto che ho sbagliato. grazie:)
p.s. sul pressbook (che non ho letto prima del film, ma solo ora) è scritto:Per il personaggio di Mutt, interpretato da Shia LaBeouf, Zophres ha ideato un abbigliamento
‘ribelle’ che consiste in giacche di pelle e stivali da motociclista. “Mutt è basato sul personaggio di
Marlon Brando in ‘Il selvaggio”’, dice Zophres. Lei e la costumista Jenny Eagen hanno trovato delle
vere giacche da motociclista d’epoca e LaBeouf le ha provate tutte per capire quale gli andasse
meglio; quindi la giacca prescelta è stata confezionata in varie versioni per le diverse scene del film.
“Ne abbiamo fabbricate circa 30, perché Shia ha fatto tante acrobazie nel film e quindi i suoi costumi
si rovinavano e sporcavano facilmente”, dice Zophres.
grazie ancora christian. buon cinema
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