(di Fabrizio Luperto) Pietro Paladini ha 43 anni, sua moglie Lara muore all'improvviso durante le vacanze estive.
Lui non c'è, in quel momento è in mare e, per un crudele scherzo del destino, sta salvando la vita ad una donna.
Sua figlia ha 10 anni e frequenta la quinta elementare.
Pietro la accompagna il primo giorno di scuola e decide di aspettarla fino alla fine delle lezioni.
Anche il giorno dopo rimane lì ad aspettarla, e il giorno dopo ancora.
Aspetta, come se fosse l'unica cosa da fare.
Pietro in realtà aspetta l'arrivo del dolore, che non arriverà mai.
E' questo a sconvolgerlo, il dolore che non prova per la morte della moglie.
Il CAOS CALMO è quello dei bambini: una confusione priva di drammi, che il protagonista osserva all'uscita della scuola.
Ed è proprio osservando il CAOS CALMO di sua figlia e dei suoi amichetti, che Pietro cerca di esiliarsi dal mondo, di distaccarsi dalle tensioni della sua attività lavorativa, sforzandosi di rimettere ordine nella propria esistenza.
Moretti, che per la terza volta recita in un film non diretto da lui, è praticamente perfetto nel ruolo di Pietro Paladini.
Inutile dire che Moretti dal punto di vista interpretativo, sa solo interpretare se stesso, se a questo aggiungiamo che è anche co-autore della sceneggiatura ne risulta che il film diventa molto "moretti-style".
2 le scene chiave per "leggere" il film: il confronto con la posta elettronica della moglie morta, che Pietro decide di non leggere e cancellare, per paura di essere dilaniato da quello che potrebbe scoprire e l'ormai famosa scena di sesso che tanto sta facendo discutere i vescovi (ma quando la smetteranno di "mettere le mani" nelle mutande degli italiani?) senza motivo apparente, visto che si tratta di una normalissima scena dove 2 persone adulte e consezienti fanno l'amore.
Scena di sesso dicevamo, che rappresenta la rinascita, il ritorno alla vita del protagonista.
Il regista Antonello Grimaldi (Il cielo è sempre più blu - serie tv Distretto di polizia) dirige abbastanza anonimamente.
Ottimo Alessandro Gassman.
Alla base della storia c'è il romanzo di Sandro Veronesi.
6 commenti:
concordo con te, quando la smetteranno i mass media a dare tanta importanza a queste cavolate, basta leggerle:"Da un bravo regista e coraggioso idealista come Moretti e da un volto sensibile e delicato come la Ferrari - scrive don Anselmi - mi sarei aspettato una scena romantica, soffusa, tenera, magari un momento d'amore aperto alla vita, ad un figlio".
"Spesso sono i più deboli, i più poveri culturalmente ad essere segnati da questi cattivi insegnamenti e vengono travolti da fantasie erotiche che diventano dipendenza e sfociano nella violenza".
"Sarebbe bello che qualcuno di questi professionisti facesse obiezione di coscienza e si rifiutasse di girare scene erotiche volgari e distruttive".
"Molte persone osservano che i consacrati non possono e non devono parlare di sessualità corporea perchè non la vivono. Mi sento di poter dire che noi la conosciamo e la stimiamo così bella e importante che ogni giorno la offriamo sull'altare, doniamo a Dio ed alla nostra comunità il nostro celibato, con fatica e con gioia. Per questo preghiamo per chi svaluta questi gesti."
scusate fate anche voi la vostra parte:metilparaben.blogspot.com/2008/02/fornicazione-altro -che-obiezione.html :)
OT: ma quanto è interessante quest'anno la 23 edizione di da sodoma a hollywood a torino?! certo ci sono dei periodi dove non c'é nessun festival e poi il boom! 11/04 al 20/04 schermi d'amore festival del cinema melodrammatico a verona, dal 17/04 al 25/04 glbt a torino, 18/04 al 26/04 far east a udine. cavolo!!!
come al solito, sono costretta purtroppo ad ammettere, il cinema italiano delude su tuti i fronti. anche caos calmo nasce da una sceneggiatura, come direbbe un mio collega, farlocca: semplicistica, ristretta, disarmante epr al prevedibilità e la piattezza di emozioni. gli autori non approondiscono i personaggi, non mettono sullo schermo un'evoluzione reale, nemmeno del protagonista, tantomeno della figlia. Un cast di agttori dai nomi altisonanti, da fare impallidire, che di fatto sono abbastanza relegati a ruoli marginali e di ben poco spessore (penso alla golino, limitata in un personaggio mal organizzato, ad orlando, che non può esprimere più di tatno, allo stesso gassman, che peraltro è l'unico nella parte e che tiene su il lato comico della faccenda, alla ferrari, che è pouttosto strumentale, abituata a ruoli di donne passionali, elucubranti e tormentate.)
lo script nasce come dramma e diventa macchietta, nemmeno una commedia. il lato drammatico è sorvolato, appena toccato; quello di commedia, nato forse per stemperare i toni, rovina la poca tensione che si era venuta a creare all'inizio.
grimaldi dirige in modo anonimo e fuori target: non si tratta di fiction, eppure la messsa in scena è quella tipica della fiction, con in più che gli è venuta male. alcune sequenze davvero avvilenti per semplificazione e irrealtà... moretti recita se stesso e non regala nulla di nuovo al personaggio 8e per una fan di moretti quale sono, vabbè, mi son detta, lo posso accettare...), che tende ad implodere in se stesso, e sdogana il progetto solo sui nomi (soprattutto sul suo, tanto che si poteva intitolare moretti calmo). script e produzione a firma di laura paolucci, che da sempre stimo ma che in questo caso non basta per fare di questo guazzabuglio un prodotto decente.
il film è ridicolo, mi duole ammetterlo, un'autentica delusione.
ciao ethan, sì, hai ragione, sono imminenti un sacco di festival interessanti. bisognerebbe avere tempo per visitarli. spero tu potrai andare, io putroppo non riuscirò, a meno di organizzare qualche week end cinefestivaliero :-)
ah, scusate, scrivo sempre i miei interventi con un sacco di errori. il motivo è presto detto: sono sempre di fretta - e perciò mai rileggo...!! - e nelle sale dove utilizzo il pc c'è sempre così tanta luce che fatico a vedere lo schermo!!! spero riusciate comunque a capirmi eheheheh :-D ciao
ciao veri, si, oltre il tempo bisognerebbe avere anche un taccuino molto grande per poter andare a tutti. il prossimo festival che vado sarà bergamo, sperando che abbiamo cambiato le poltrone. il festival che non mi perderò quest'anno sarà sicuramente il 26 tff...
Posta un commento