martedì, dicembre 09, 2008

Etz Limon - IL GIARDINO DEI LIMONI

Etz Limon - IL GIARDINO DEI LIMONI di Parsec

L'attrice protagonista, Hiam Abbass, assolutamente indimenticabile, ci regala un’interpretazione perfetta, di grande sensibilità, suggestiva ed emozionante, dando vita ad una donna palestinese di grande dignità, forza e determinazione, consapevole, intelligente, profondamente bella.

L’autore israeliano Eran Riklis non si schiera da alcun lato del conflitto israelo-palestinese ed è questa la forza del film che non fa che constatare l'assurdità di certe convinzioni e condizionamenti assolutamente limitanti e senza esprimere giudizi riesce ad essere gradevole ed affrontare il tema con leggerezza e ironia pur rimanendo sospeso sul filo di un patimento atavico e lasciando emergere l’insensatezza di alcuni schemi mentali e la sensazione di una sofferenza assurda alimentata dal nostro stesso modo di pensare in cui ci si intrappola da soli.

Presentato fuori concorso all'ultimo TFF, un film che merita di essere visto per la grazia, la gentilezza e l'estrema consistenza con cui tutto viene raccontato.




7 commenti:

Anonimo ha detto...

mi inchino alla bravura di hiam abbass in questo film

Anonimo ha detto...

Accidenti...quest'anno il festival ha sfornato dei film di assoluto livello. Questo poi mi sembra di capire dalle tue parole aggiunge oltre all'interesse dell'argomento un interpretazione di assoluto livello.Non mi resta che sperare in una disribuzione italiana.sai se per caso sarà distribuito?

parsec ha detto...

esce domani 12/12 nelle sale italiane. Spero ci rimanga abbastanza da essere visto. Ciao

Anonimo ha detto...

il giardino dei limoni è a tre chiavi di lettura. la prima mette in luce un film di confine, di frontiera, di conflitto come lo era stato la sposa siriana. la seconda interpretazione ne sottilinea la femminilità. salma (hiam abbass) è una vedova palestinese i cui tre figli sono andati in america per tentare la fortuna, dunque lontani fisicamente e emotivamente. il giardino di limoni, percui combatte con molta forza, rappresenta la tradizione familiare e la memoria di una vita di coppia incarnata anche dal vecchio aiutante. dall'altra parte c'è mira che le mostra solidarietà e lei combatte per emanciparsi. la terza chiave è la scelta, che porta un essere umano a cambiare all'interno di un sistema molto più grande di lui. come abbiamo visto anche nell'ospiste inatteso di tom mccarthy. dove abbiamo trovato una buona interpretazione di nuovo dell'attrice israeliana e il film funge da spechio alla pellicola di eran riklis.
ethan invidia parsec perchè lo ha visto in lingua originale con i sottotioli.

Anonimo ha detto...

A questo punto consiglio la vi/re-visione di Intervento divino, che tratta il tema del conflitto arabo palestinese con una comicita' tragica, molto vicina alle avventure morettiane di Michele Apicella.
buon divertimento

parsec ha detto...

Ciao Ethan, grazie del suggerimento e della bella analisi del film.
Una nota: i sottotitoli erano in inglese e durante i dialoghi in arabo si aggiungevano anche i sottotitoli in ebraico...

veri paccheri ha detto...

cara parsec, dopo aver (finalmentre!) visto il film non posso che condividere quanto da te scritto e apprezzarne l'esaustività. è vero, il regista non esprime giudizi, ma riesce a porci di fronte all'assurdità di questa gente che in nome del proprio popolo, del proprio dio, si arroga il diritto di derubare la vita della gente.
davvero bello questo film, ben scritto e messo in scena. e brava la protagonista (la scena del bacio... che potenza, che sensualità, in un solo semplice bacio...)