da venerdì 19 dicembre
Baby Love
regia: Vincent Garenq
genere: commedia
prod.: Francia
Come un uragano
regia: George C. Wolfe
genere: dramamtico
prod.: USA; Australia
Ember - il mistero della città di luce
regia: Gil Kenan
genere: avventura
prod.: USA
Il bambino con il pigiama a righe
regia: Mark Herman
genere: dramm.
prod.: Gran Bretagna, USA
Il cosmo sul comò
regia: Marcello Cesena
genere: commedia
prod.: Italia
Madagascar 2
regia: Eric Darnell, Tom McGrath
genere: Animazione
prod.: USA
Natale a Rio
regia: Neri Parenti
genere: commedia
prod.: Italia
da venerdì 23 dicembre
La duchessa
regia: Saul Dibb
genere: dramm.
prod.: USA
11 commenti:
ethan ha visto in antemprima per voi baby love: emmanuel vuole un figlio. philippe no. si amano, ma emmanuel è deciso a diventare padre, a costo di rompere con il compagno. problema: come si fa ad avere un figlio se si è omosessuali? baby love affronta un tema molto attuale senza toccare l'aspetto politico e sociale, ma creando una specie di fumettone rosa. emmanuel propone a una giovane argentina sans-papiers di portare avanti la gravidanza, ma poi scopre di essere sterile e non può fare altro che rivolgersi al suo ex. seguono liti, riconciliazioni, gelosie e ripicche fino all'inevitabile lieto fine. in modo tranquillo, piacevole e perfino troppo prudente, il film cerca di cogliere lo spirito del nostro tempo. quella che voleva essere un'opera a tesi scivola inevitabilmente nella commedia disimpegnata, all'americana. E se rispetto ai film del passato la condizione degli omosessuali sembra (molto relativamente) migliore, non si può dire la stessa cosa per la condizione di una giovane immigrata irregolare.
salvo astinenza da grande schermo, questa settimana natalizia salterò tranquillamente i seguenti film:
1- come un uragano 2- natale a rio 3- il cosmo sul comò
Io al contrario se potessi mi catapulterei oltreche'su "The spirit",anche sul nuovo dei fratelli AGG: perche'?....posso solo dire "first sight".
un saluto
per il film di frank miller faccio il conto alla rovescia da un bel pò. i film dei fratelli agg non mi piacciono molto e penso che la loro comicità si sia abbassata notevolmente dai tempi di mai dire goal.
il commento sopra è mio ethan
il bambino con il piagiama a strisce: in questo film l'apparente innocenza dei bambini è esaminata da un punto di vista insolito. l'idea che l'adattamento del libro di john boyne sull'olocausto sia stato finaziato dalla disney fa venire la nausea. ma il regista e sceneggiatore del film herman ha fatto un lavoro di cesello per mettere a punto una buona mistura di favola e realismo. il padre di bruno, un ufficiale nazista, viene messo al comando di un campo di concentramento e porta con sé la sua famiglia. la nuova situazione stimola la curiosità del bambino che nelle sue esplorazioni entra furtivamente nel campo della prigionia. questa, forse, è la parte più inverosimile del film, insieme all'ingenuità della madre di bruno, che prima di suo figlio, scopre, solo per caso, quali atrocità si compiono nel campo. è soltanto alla fine, tradendo il suo compagno di giochi, che il piccolo bruno si trasforma in un personaggio credibile. o quasi.
ember: ember è una cupa e postapocalittica città sotterranea. le persone che ci vivono si ritengono fortunate, perchè sono scampate a un imprecisato cataclisma. la città è governata da un sidaco corrotto e dalla paura di quello che c'è all'estrno. due adolescenti convinti che ember sia destinato alla distruzione, decidono coraggiosamente di avventurarsi nel labirinto che la circonda. il film dà il meglio di sé quando aderisce ai canoni classici della fantascienza. ma verso la fine si trasforma in un altrettanto tipico inseguimento attraverso un labirinto fantasy e perde incisività resta comunque un onesto film d'avventura per famiglie.
madagascar 2: il primo era un dignitoso film d'animazione adatto a qualsiasi pubblico. il seguito, lugamente atteso e ripetutamente annunciato, è un esempio di oppurtunismo sinceramente deludente, basato su una trama inconsistente rubacchiata al re leone. il film comincia con un laborioso e raffazzonato antefatto sull'infanzia di alex, prima che diventasse la principale attrazione dello zoo di manhattan. e poi ci si abbandona con alex e i suoi compagni d'avventura da qualche parte in africa, quasi che gli autori, voglio farci credere che si tratti di un paese e non di un continente.
come un uragano: il film è concepito per soddisfare alla perfezione i desideri del suo pubblico. strano che gli autori non abbiano deciso di mettere un'avvolgente coperta di cachemire, un paio di comode pantofole e una tazza di cioccolato caldo a disposizione di ogni spettatore. adrianne (lane) è una madre superimpegnata, separata da un cattivo marito, che decide di prendersi una piccola vacanza nell'albergo di un'amica. l'unico altro ospite dell'hotel è paul (gere), un chirurgo plastico, anche lui in cerca di una svolta. ciò che segue è esattamente quello che ci si può aspettare. si può anche apprezzare lo sfacciato romanticismo del film. ma dopo un po' non se ne può più.
Io darei un premio ad Ethan che riesce a vedere film tipo "Come un uragano". Emulo di Tafazzi? Fabrizio
accetto volentieri il premio tafazzi per il mio masochismo cinematografico. ricordo il buon detto del caro nickoftime: "per combattere il nemico lo devi conoscere..." buona visione
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