Nove giorni di immersione nel cinema-cinema, quello del TFF che come da tradizione lascia pochissimo spazio a star e starlette per concentrarsi sui film e le esigenze dell'affezionato pubblico che di anno in anno rinnova e decreta il successo della manifestazione diretta da Gianni Amelio.
Un programma ricchissimo che oltre al concorso proponeva la retrospettiva su Altman, omaggiava Sion Sono e la biondissima Dorian Gray, recentemente scomparsa.
Ricco anche il panorama delle anteprime con Mientras Duermes di Balaguerò, l'horror di Fresnadillo The Intruders, il nuovo di Woody Allen e la biografia rock di George Harrison di Martin Scorsese.
Direttamente dal 29° Torino Film Festival il report degli inviati sul campo de I Cinemaniaci
Premi
Miglior Film: A Annan Veg/Either Way di Hafsteinn Gunnar Sigurdsson (Islanda 2011)
Premio Speciale della Giuria: Ex aequo 17 Filles/17 ragazze di Delphine e Muriel Coulin (Francia 2011) e Tayeb, khalas, yalla/Ok, enough, goodbye di Rania Attieh e Daniel Garcia (Emirati Arabi Uniti/Libano 2011).
Miglior Attore: Martin Compston per Ghosted di Craig Viveiros (Regno Unito 2011).
Miglior Attrice: Renate Krossner per Vergiss dein ende/Way home di Andreas Kannengiesser (Germania 2011).
Giuria
Jerry Schatzberg (Presidente, USA), Michael Fitzgerald (USA), Valeria Golino (Italia), Brillante Mendoza (Filippine) e Hubert Niogret (Francia).
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Film in concorso
WIN WIN - MOSSE VINCENTI (Usa 2011)
Regia: Tom McCarty
Mike (Paul Giamatti), è un avvocato con il conto in rosso che nel tempo libero fa l'allenatore di una squadra di giovani lottatori.
Per sbarcare il lunario, senza rivelare nulla alla moglie Jackie (Amy Ryan), decide di assumere la custodia di Leo (Burt Young) per intascare l'assegno mensile pari a 1500 dollari.
Un giorno si presenta Kyle ( Alex Shaffer ), tormentato e problematico nipote dell'anziano, in fuga dalla madre tossicodipendente (Melanie Linskey).
Kyle si rivela essere un ottimo lottatore, e risolleverà le sorti della debolissima squadra allenata da Mike.
Ma quando la madre di Kyle, uscita dalla clinica per tossicodipendenti raggiungerà il figlio e il padre la vita della famiglia di Mike verrà sconvolta e gli eventi faranno precipitare l'avvocato in una situazione molto pericolosa per il suo futuro professionale.
Mosse Vincenti è forse l'ennesimo film sui quarantenni incapaci di gestire le difficoltà, mai abbastanza maturi per affrontare le situazioni difficili e che si rifugiano con entusiasmo bambinesco in cose apparentemente futili.
Il regista è bravo ad immergerci nella provincia americana, a delineare le psicologie dei personaggi e confezionare una buona commedia amara, ma il suo lavoro, in alcuni tratti manca di anima e soprattutto dinamicità, ovvero, tutto quello che lo spettatore si aspetta, accade puntualmente.
Ottimo, come sempre, Paul Giamatti.
Fabrizio L.
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LE VENDEUR (Canada 2011)
Michel, è un vedovo vicino alla pensione che vive in Quebec e lavora con successo presso una concessionaria di automobili.
Il lavoro lo assorbe quasi completamente, unici momenti di svago, sono quelli che trascorre con la figlia e il nipotino.
Vite piatte, senza alcuno slancio, sguardi che si incrociano ma che non si incontrano, conoscenti ma non amici e tanti dettagli a raccontare una comunità che non può dirsi veramente tale.
Solitudine, rabbia, impotenza, la discesa all'inferno di una intera comunità raccontata con una certa grazia, ma infarcita da una inutile ruffianeria in fase di scrittura.
Fabrizio L.
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VERGISS DEIN ENDE (Germania 2011)
Hannelore, cura amorevolmente il marito gravemente malato.
In un momento di disperazione abbandona il marito e segue il misterioso vicino di casa sino ad una sperduta casa che si trova sul Mar Baltico.
Ad occuparsi del marito resta il figlio della coppia, ovviamente impreparato ad affrontare la situazione.
Stati d'animo che si sovrappongono per una storia cupa raccontata con mano delicata.
Il regista pur non privandoci di alcune scene piuttosto forti, non affonda i colpi, quasi a voler rispettare il dolore dei protagonisti.
Grande prova della protagonista Renate Krossner, giustamente premiata dalla giuria.
Fabrizio L.
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....segue seconda parte
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