The Gunman
di Pierre Morel
con Sean Penn, Javier Bardem, Idris Elba, Jasmine Trinca
genere, thriller
Usa, 2015
durata, 115'
di Pierre Morel
con Sean Penn, Javier Bardem, Idris Elba, Jasmine Trinca
genere, thriller
Usa, 2015
durata, 115'
Dopo aver diretto il blockbuster "Taken" con Liam Neeson, che ha dato vita a una delle serie d’azione
di maggior successo della storia del cinema degli ultimi anni, Pierre Morel ci
riprova, e questa volta sceglie il due volte premio oscar Sean Penn (Mystic River, Milk) quale protagonista
del suo ultimo action thriller: The
Gunman.
Il film, co-sceneggiato
dallo stesso Penn, narra la vicenda di Jim Terrier, ex militare forte di missioni
in zone pericolose come agente speciale, che dopo aver portato a termine
operazioni rischiose e violente che hanno condotto all’uccisione di molte vite
umane, cerca di riscattarsi prodigandosi in operazioni umanitarie in paesi del
terzo mondo. Ma per quanto cerchi di
negare un trascorso da mercenario, il passato ricomparità, obbligandolo a
tornare in azione e a sfruttare tutte le risorse fisiche e intellettuali cui è
stato addestrato per sopravvivere. Tra prove di evidente possenza fisica e
abilità motorie, Sean Penn, protagonista di ogni singolo fotogramma, trascorre
buona parte del tempo a petto nudo, in un’evidente e –non del tutto giustificabile–
sfoggio di un fisico da culturista.
Quale male minore, il
buon Terrier, tornando sulle tracce del passato reincontrerà l’amata Annie- oramai
sposata con l’amico di un tempo- interpretata dall’attrice italiana Jasmine
Trinca, la cui presenza in The GunMan
– fortemente voluta da Penn che pare sia stato impressionato dalla performance dell’attrice in "Miele" – serve a riempire un buco di
presenze femminili nel film, ma non è certo motivata dalla recitazione
sfoggiata: misera per non dire inopportuna, resa ancora più imbarazzante da un
inglese biascicato e da un’espressività per lo più monotona. Durante le sue spedizioni
Penn-Terrier si muoverà come un torero nella corrida, attirando a sé ex compagni
di lavoro e sicari imbufaliti che cercheranno solo di farlo fuori: questa analogia,
elegantemente suggerita nel corso del film, verrà poi palesata nella scena
finale.
Con "The Gunman" Sean Penn
si esibisce in una delle intepretazioni peggiori – se non la peggiore - della
sua carriera, e lo stesso si può dire per il co-protagonista –nemesi dell’eroico
Terrier - Javier Barden ("Skyfall", "To The
Wonder", "Biutiful").
La sceneggiatura debole,
che cade talvolta nel ridicolo – come per esempio quando Annie motiva il suo
matrimonio dicendo che ha dovuto pagare il debito con l’uomo che si era preso
cura di lei nel momento del bisogno, oppure nella sequenza in cui il vigile del fuoco salva una
vittima da un incendio –, è confuso da una plot secondario, imperniato tutto
sulla sola figura di Terrier, malato e sofferente, che vediamo più volte all’ospedale
o in momenti di spossatezza fisica.
Se il tentativo era quello
di fornire una caratterizzazione anche psicologica al classico macho-eroe di un action movies, il
tentativo è apprezzabile ma non pienamente raggiunto.
Resta dunque da
domandarsi come mai un attore del calibro di Sean Penn, che al cinema affianca
un’importante attività giornalistica – si ricordino le interviste al presidente
venezuelano Hugo Chavez e al presidente cubano Raul Castro – e umanitaria,
abbia deciso di spendersi in un prodotto che si avvicina pericolosamente al
B-movie.
Indubbiamente una certa
attrazione per il ruolo dell’eroe d’azione –pressochè assente nella precedente filmografia
di Penn– può aver fatto da mordente, oltre alla volontà di sensibilizzare e
preoccupare il pubblico sul lavoro delle multinazionali occidentali che
sfruttano risorse naturali nel terzo mondo alla ricerca di profitto.
Erica Belluzzi
2 commenti:
Con Taken è riuscito a creare una franchigia di discreto successo e soprattutto a lanciare Neeson come action hero... con Sean Penn, però, mi pare che l'operazione sia un fallimento sotto tutti i fronti!
Anche The Last Face mi sembra a prima vista in passo indietro nella sua carriera di regista. Staremo a vedere
nickofitime
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