lunedì, giugno 15, 2020

ARTEMIS FOWL


Artemis Fowl
di Kenneth Branagh
con Ferdia Shaw, Lara McDonnell, Nonso Anozie
USA, 2020
genere: avventura, fantastico, fantascienza
durata: 93’
Sono state tantissime le critiche mosse verso questo adattamento cinematografico dei primi due libri dell’omonima saga di Eoin Colfer.
L’ultima fatica da regista di Kenneth Branagh, disponibile sulla piattaforma Disney Plus sembra non essere stata apprezzata dal pubblico, soprattutto dai più fedeli fan dei libri che hanno atteso diversi anni. Quello che tutti si aspettavano era un inizio scoppiettante degno di diventare il perfetto trampolino di lancio per una nuova indimenticabile saga cinematografica che avrebbe dovuto fare la fortuna della casa di produzione. Purtroppo sembra che questo rimarrà un sogno nel cassetto, dati i riscontri principalmente negativi, dovuti, in gran parte, ad un prodotto che non ha niente di colossale e che sembra voler dire tanto in poco tempo, inserendo personaggi, elementi e legami in maniera troppo caotica.
La storia si sviluppa intorno al dodicenne geniale e miliardario Artemis Fowl. Quando il padre di quest’ultimo viene rapito, il ragazzino, sfruttando le sue doti, in parte innate, in parte imparate proprio dal genitore, decide di rapire una fata. Il suo piano prevede di rubare la magia a quest’ultima, in modo da poterla sfruttare per salvare il padre. In realtà, però, così facendo dovrà superare molti più ostacoli del previsto prima di arrivare al suo scopo finale.
La storia, molto avvincente, ha lo scopo di immergere il pubblico letteralmente in un mondo nuovo, facendolo entrare in contatto con particolari personaggi, la maggior parte dei quali magici, in modo da vivere una vera e propria avventura al fianco del protagonista. In realtà, però, quello che accade è tutt’altro. I personaggi che vengono introdotti attraverso la narrazione proprio di uno di loro sono dati praticamente per scontato e, soprattutto chi non ha letto i libri, riscontra delle difficoltà nel comprendere i vari ruoli e i vari compiti di ognuno. Oltre a questo va detto che non c’è un vero sviluppo e una vera evoluzione dei personaggi che, anzi, sembrano talvolta costretti a determinate scelte piuttosto che altre semplicemente per il procedere della narrazione. Anche attori più noti, e che dovrebbero fare da traino per un pubblico più vasto, come Colin Farrell, nel ruolo del padre, e Judi Dench, in quello del comandante Tubero, non riescono ad emergere all’interno della storia, che risulta piatta, senza nessun guizzo particolare.
La nota positiva è sicuramente dettata dall’interpretazione di Josh Gad, nel ruolo del nano gigante Bombarda Sterro, che è anche il narratore della vicenda e che riesce a catturare l’attenzione dello spettatore.
Si tratta, insomma, di un prodotto probabilmente ridimensionato a causa delle circostanze che, per la piattaforma streaming nella quale è disponibile, può essere utilizzato come titolo di richiamo che permette di gustare un’avventura adatta a tutti e trascorrere un’ora e mezzo in un nuovo mondo. Sicuramente indirizzato più verso un pubblico giovane, l’ “Artemis Fowl” di Kenneth Branagh non convince pienamente. Peccato.


Veronica Ranocchi

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