Sotto
il sole di Riccione
di
Antonio Usbergo, Niccolò Celaia
con
Cristiano Caccamo, Lorenzo Zurzolo, Ludovica Martino
Italia,
2020
genere:
commedia
durata:
100’
Da
pochi giorni disponibile su Netflix, “Sotto il sole di Riccione” è il titolo
estivo italiano sul quale punta la piattaforma nel nostro paese.
Le
premesse e le aspettative non erano elevate, pur considerando un bel cast
corale e, per la maggior parte, giovane e fresco. Ciononostante la pellicola
svolge, ai limiti della sufficienza, il compito di puro intrattenimento senza
alcun tipo di pretesa.
Le
storie che si sviluppano e che, poi, finiscono, come sempre succede, per
concatenarsi l’una con l’altra vedono protagonisti tanti amici e diverse
coppie, con un pizzico di divertimento che non guasta mai.
Ciro
è un giovane con la passione per la musica che si reca a Riccione per sperare,
senza successo, di sfondare in questo campo. Viene, comunque, trattenuto in
città perché assunto come bagnino, lasciando sola a casa la fidanzata Violante
(che invia la migliore amica per tenere a bada il compagno). Marco, invece, per
l’ennesimo anno a Riccione, sperando di riuscire a farsi notare da Guenda,
trova una camera da condividere con lo stravagante Tommy, pronto fin da subito
ad aiutarlo, insieme all’affittuario della casa, Gualtiero, un latin lover in
grado di fare cadere ogni donna ai propri piedi.
Ma
ci sono anche Furio, aspirante bagnino che conoscerà Vincenzo, un ragazzo
cieco, recatosi a Riccione proprio per fare finalmente nuove amicizie, ma che
troverà, invece, l’amore con la bella Camilla, fidanzatissima da diversi anni,
ma incastrata, in realtà, in una relazione finita che nessuno dei due ha il
coraggio di chiudere. A fare da cornice alle vicende di questi giovani ragazzi,
la madre di Vincenzo, Irene, molto apprensiva, talvolta fin troppo, che, in
vacanza insieme al figlio, conoscerà Lucio, un buttafuori dal cuore tenero.
Tanta
estate, tanti colori e tanta voglia di mare sono gli ingredienti principali di
questa commedia. Complice l’uscita nel periodo estivo e complici le continue
restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, “Sotto il sole di Riccione”
rappresenta una boccata d’aria fresca, non così negativa come le premesse
avevano fatto intendere. E’ vero che siamo di fronte all’ennesimo prodotto
italiano stereotipato, ricco dei più grandi cliché tra i vari personaggi e che
la fregatura è sempre dietro l’angolo. Non ha sicuramente le pretese di
diventare chissà quale prodotto o di voler mostrare e insegnare chissà cosa,
ma, come già detto, riesce nel suo scopo principale: quello di intrattenere. Le
battute e le situazioni hanno il sapore di già visto, ma hanno la capacità di
far staccare la spina e far “rimpiangere” al pubblico quell’estate che, almeno
per quest’anno, non potrà essere vissuta allo stesso modo.
I
colori, la musica (che accompagna tutta la narrazione, usando come filo
conduttore il concerto di Tommaso Paradiso e le sue hit, tra le quali una dà
addirittura il titolo al film) e qualche performance di alcuni attori sono gli
unici aspetti che riescono ad emergere veramente e a oltrepassare la
superficie. Un’ora e quaranta di spensieratezza e nulla più, con prove non
sempre convincenti e intrecci talvolta forzati e prevedibili, ma che fanno
compagnia in un’estate un po’ anomala.
Veronica Ranocchi
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