domenica, luglio 05, 2020

SOTTO IL SOLE DI RICCIONE


Sotto il sole di Riccione
di Antonio Usbergo, Niccolò Celaia
con Cristiano Caccamo, Lorenzo Zurzolo, Ludovica Martino
Italia, 2020
genere: commedia
durata: 100’
Da pochi giorni disponibile su Netflix, “Sotto il sole di Riccione” è il titolo estivo italiano sul quale punta la piattaforma nel nostro paese.
Le premesse e le aspettative non erano elevate, pur considerando un bel cast corale e, per la maggior parte, giovane e fresco. Ciononostante la pellicola svolge, ai limiti della sufficienza, il compito di puro intrattenimento senza alcun tipo di pretesa.
Le storie che si sviluppano e che, poi, finiscono, come sempre succede, per concatenarsi l’una con l’altra vedono protagonisti tanti amici e diverse coppie, con un pizzico di divertimento che non guasta mai.
Ciro è un giovane con la passione per la musica che si reca a Riccione per sperare, senza successo, di sfondare in questo campo. Viene, comunque, trattenuto in città perché assunto come bagnino, lasciando sola a casa la fidanzata Violante (che invia la migliore amica per tenere a bada il compagno). Marco, invece, per l’ennesimo anno a Riccione, sperando di riuscire a farsi notare da Guenda, trova una camera da condividere con lo stravagante Tommy, pronto fin da subito ad aiutarlo, insieme all’affittuario della casa, Gualtiero, un latin lover in grado di fare cadere ogni donna ai propri piedi.
Ma ci sono anche Furio, aspirante bagnino che conoscerà Vincenzo, un ragazzo cieco, recatosi a Riccione proprio per fare finalmente nuove amicizie, ma che troverà, invece, l’amore con la bella Camilla, fidanzatissima da diversi anni, ma incastrata, in realtà, in una relazione finita che nessuno dei due ha il coraggio di chiudere. A fare da cornice alle vicende di questi giovani ragazzi, la madre di Vincenzo, Irene, molto apprensiva, talvolta fin troppo, che, in vacanza insieme al figlio, conoscerà Lucio, un buttafuori dal cuore tenero.
Tanta estate, tanti colori e tanta voglia di mare sono gli ingredienti principali di questa commedia. Complice l’uscita nel periodo estivo e complici le continue restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, “Sotto il sole di Riccione” rappresenta una boccata d’aria fresca, non così negativa come le premesse avevano fatto intendere. E’ vero che siamo di fronte all’ennesimo prodotto italiano stereotipato, ricco dei più grandi cliché tra i vari personaggi e che la fregatura è sempre dietro l’angolo. Non ha sicuramente le pretese di diventare chissà quale prodotto o di voler mostrare e insegnare chissà cosa, ma, come già detto, riesce nel suo scopo principale: quello di intrattenere. Le battute e le situazioni hanno il sapore di già visto, ma hanno la capacità di far staccare la spina e far “rimpiangere” al pubblico quell’estate che, almeno per quest’anno, non potrà essere vissuta allo stesso modo.
I colori, la musica (che accompagna tutta la narrazione, usando come filo conduttore il concerto di Tommaso Paradiso e le sue hit, tra le quali una dà addirittura il titolo al film) e qualche performance di alcuni attori sono gli unici aspetti che riescono ad emergere veramente e a oltrepassare la superficie. Un’ora e quaranta di spensieratezza e nulla più, con prove non sempre convincenti e intrecci talvolta forzati e prevedibili, ma che fanno compagnia in un’estate un po’ anomala.

Veronica Ranocchi

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