lunedì, novembre 01, 2021

MARILYN HA GLI OCCHI NERI

Marilyn ha gli occhi neri

di Simone Godano

con Stefano Accorsi, Miriam Leone, Thomas Trabacchi

Italia, 2021

genere: commedia

durata: 110’

Stefano Accorsi e Miriam Leone sono i protagonisti dell’ultimo film di Simone Godano. Una commedia leggera e godibile che niente toglie e niente aggiunge al panorama cinematografico.

Lei è Clara, una mitomane. Lui, invece, è Diego, un nevrotico cuoco che non riesce a tenere a bada le proprie frustrazioni. I due si incontrano in un centro diurno dove, insieme ad altre persone, cercano di portare a termine un percorso sotto la guida di uno psichiatra che va loro incontro provando a fargli gestire un ristorante per anziani bisognosi. Da questo input nasce la strana amicizia tra Clara e Diego, uno l’opposto dell’altra, ma in grado di compensarsi. Lei inizia a scrivere false recensioni su internet a proposito di un locale dal nome Monroe che altri non è che la descrizione, molto “romanzata” di quello che lei, Diego e gli altri stanno facendo al centro diurno. Ma cosa succede quando cominciano ad arrivare le prime prenotazioni?

Una commedia che cerca di raccontare con semplicità e attraverso un po’ di ironia tematiche importanti, senza cadere mai troppo nel banale o nella retorica.

Ogni personaggio coinvolto in prima persona nella narrazione ha una sua caratteristica distintiva che lo etichetta come “diverso”, ma che, col tempo, diventa un tratto distintivo in grado di incuriosire e affascinare. In base a come viene descritto e narrato un certo episodio esso assume un connotato diverso. Ed è proprio questo il caso. Fa, infatti, sorridere la reazione dei clienti di fronte al personale che li accoglie nel “ristorante”. Tra chi urla, chi non parla e chi parla da solo, i clienti, dopo un primo momento di smarrimento, ci ridono su pensando che, come affermato da Clara nelle recensioni, sia un tratto caratteristico delle “performance” del personale.

Un film che ruota intorno anche all’accettazione di sé e degli altri, non solo direttamente grazie ai momenti di condivisione con lo psichiatra, ma anche e soprattutto quando ognuno è veramente sé stesso. E allora poco importa se Diego butta nel cestino una carbonara perfetta perché per lui manca un solo ingrediente. O se Clara si immagina star internazionale con incetta di premi alle spalle. Ognuno ha la propria fragilità, più o meno in contrasto con il mondo, ma ognuno ha anche la propria unicità che lo contraddistingue. Ed è questa la lezione che Godano vuole dare allo spettatore.

A fare da cornice a questa commedia comunque riuscita e ben costruita, due attori completamente calati nella parte che non esagerano mai, né in un senso né nell’altro. Miriam Leone pungente e simpatica al punto giusto, dà una propria lettura del personaggio di Clara che non si può non amare, anche nelle sue imperfezioni. Ma è Accorsi ad avere il ruolo più difficile che, però, grazie alla sua interpretazione risulta quasi il più semplice. Mai troppo, ma sempre giusto, è attento a ogni singolo movimento, ogni singolo gesto e ogni singola parola. Non eccessivo, ma autentico e reale. E non era semplice rimanere in bilico su questa linea per tutta la durata del film.


Veronica Ranocchi

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