Marilyn ha gli occhi neri
di Simone Godano
con Stefano Accorsi,
Miriam Leone, Thomas Trabacchi
Italia, 2021
genere: commedia
durata: 110’
Stefano Accorsi e Miriam
Leone sono i protagonisti dell’ultimo film di Simone Godano. Una commedia leggera
e godibile che niente toglie e niente aggiunge al panorama cinematografico.
Lei è Clara, una
mitomane. Lui, invece, è Diego, un nevrotico cuoco che non riesce a tenere a
bada le proprie frustrazioni. I due si incontrano in un centro diurno dove,
insieme ad altre persone, cercano di portare a termine un percorso sotto la
guida di uno psichiatra che va loro incontro provando a fargli gestire un
ristorante per anziani bisognosi. Da questo input nasce la strana amicizia tra
Clara e Diego, uno l’opposto dell’altra, ma in grado di compensarsi. Lei inizia
a scrivere false recensioni su internet a proposito di un locale dal nome
Monroe che altri non è che la descrizione, molto “romanzata” di quello che lei,
Diego e gli altri stanno facendo al centro diurno. Ma cosa succede quando
cominciano ad arrivare le prime prenotazioni?
Una commedia che cerca di
raccontare con semplicità e attraverso un po’ di ironia tematiche importanti,
senza cadere mai troppo nel banale o nella retorica.
Ogni personaggio
coinvolto in prima persona nella narrazione ha una sua caratteristica
distintiva che lo etichetta come “diverso”, ma che, col tempo, diventa un
tratto distintivo in grado di incuriosire e affascinare. In base a come viene
descritto e narrato un certo episodio esso assume un connotato diverso. Ed è
proprio questo il caso. Fa, infatti, sorridere la reazione dei clienti di
fronte al personale che li accoglie nel “ristorante”. Tra chi urla, chi non
parla e chi parla da solo, i clienti, dopo un primo momento di smarrimento, ci
ridono su pensando che, come affermato da Clara nelle recensioni, sia un tratto
caratteristico delle “performance” del personale.
Un film che ruota intorno
anche all’accettazione di sé e degli altri, non solo direttamente grazie ai
momenti di condivisione con lo psichiatra, ma anche e soprattutto quando ognuno
è veramente sé stesso. E allora poco importa se Diego butta nel cestino una
carbonara perfetta perché per lui manca un solo ingrediente. O se Clara si
immagina star internazionale con incetta di premi alle spalle. Ognuno ha la
propria fragilità, più o meno in contrasto con il mondo, ma ognuno ha anche la
propria unicità che lo contraddistingue. Ed è questa la lezione che Godano
vuole dare allo spettatore.
A fare da cornice a
questa commedia comunque riuscita e ben costruita, due attori completamente
calati nella parte che non esagerano mai, né in un senso né nell’altro. Miriam
Leone pungente e simpatica al punto giusto, dà una propria lettura del
personaggio di Clara che non si può non amare, anche nelle sue imperfezioni. Ma
è Accorsi ad avere il ruolo più difficile che, però, grazie alla sua
interpretazione risulta quasi il più semplice. Mai troppo, ma sempre giusto, è
attento a ogni singolo movimento, ogni singolo gesto e ogni singola parola. Non
eccessivo, ma autentico e reale. E non era semplice rimanere in bilico su
questa linea per tutta la durata del film.
Veronica Ranocchi
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