venerdì, dicembre 24, 2021

DIABOLIK

Diabolik

dei Manetti Bros.

con Luca Marinelli, Miriam Leone, Valerio Mastandrea

genere: azione, poliziesco, thriller, giallo

durata: 133’

Dopo una lunga attesa finalmente è arrivata sul grande schermo l’ultima fatica dei Manetti Bros.: Diabolik.

Un Diabolik che cerca di avvicinarsi il più possibile al fumetto delle sorelle Giussani provando a portare sullo schermo l’essenza del tenebroso protagonista. Le scelte apportate dai due registi sono, infatti, molto particolari in determinati frangenti. Provano a sperimentare e osare, ma, purtroppo, non vanno nella giusta direzione.

La storia ruota attorno alla figura del famigerato ladro di cui nessuno conosce la reale identità. Si fa chiamare Diabolik e l'unica certezza è che chiunque abbia a che fare con lui muore. All'insaputa di chiunque l’uomo vive sotto l'identità di Walter Dorian in una elegante villa insieme alla fidanzata Elisabeth, completamente ignara della sua doppia vita. Tutto cambia nel momento in cui in città arriva la bellissima Lady Eva Kant, vedova del marito, che porta con sé il famigerato Diamante Rosa, un preziosissimo gioiello su cui naturalmente Diabolik mette subito gli occhi. Dopo aver conosciuto la donna ne rimane ammaliato e, con il suo aiuto, proverà a impossessarsi del reale diamante, stando attento a non farsi catturare dall’ispettore Ginko, costantemente sulle sue tracce.

A non convincere né gli estimatori del temibile ladro né le nuove generazioni che hanno meno dimestichezza con il protagonista sono vari elementi.

Se da una parte si può ammirare il coraggio dei due registi nel cercare di attualizzare situazioni e dinamiche degli anni Sessanta, epoca nella quale il fumetto è ambientato, rimanendo fedeli a quel periodo, dall’altra le scelte narrative e stilistiche sembrano andare in direzione opposta.

Il montaggio che alterna sequenze statiche a sequenze più dinamiche non riesce a portare quella sensazione di adrenalina tipica degli inseguimenti di Diabolik. Al contrario, sembra renderlo quasi un eroe comico, ma soprattutto prevedibile nelle scelte, nei dialoghi e nelle azioni. Un Diabolik privo della sua caratteristica principale: quella di essere temibile e temuto. Ma anche quella di essere un personaggio che va oltre tutti quelli che lo circondano. E, da questo punto di vista, anche l’interpretazione di Luca Marinelli non rende giustizia al mistero che aleggia intorno al protagonista. Una presenza sullo schermo, a tratti spaventata, in grado di farsi “surclassare” dalla sensualità e dal magnetismo della bella Eva Kant interpretata da una perfetta Miriam Leone, in grado di riportare alla perfezione le caratteristiche della bella Lady sullo schermo. La resa della bella Miss Italia è forse una delle poche note veramente positive e soddisfacenti di un film che resta piatto e privo di quel qualcosa in più in grado di renderlo un prodotto davvero riuscito.

E, visto che si parla già di un secondo capitolo, non resta che rimanere in attesa di un prodotto che sappia cogliere tutte le sfumature sfuggite al primo per sfruttarle nel migliore dei modi possibile. Questo per rendere giustizia al leggendario ladro del fumetto.


Veronica Ranocchi

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