domenica, giugno 13, 2010

ITALIA A MANO ARMATA - Italia '70 - il cinema a mano armata (16)

ITALIA A MANO ARMATA (1976)

Regia: Franco Martinelli (Marino Girolami)
Cast: Maurizio Merli - John Saxon - Raymond Pellegrin - Toni Ucci - Mirella D'angelo


Trama: Il commissario Betti sfida il perfido Albertelli.

IL FILM:
Il commissario Betti (Merli) è sempre impegnato a ripulire la città con i suoi metodi sbrigativi. Questa volta è sulle tracce del criminale Albertelli (Saxon) e per questo si sposta in diverse città del nord (Torino, Milano, Genova).
Albertelli è un criminale senza scrupoli, prima ordina il sequestro di alcuni bambini e poi riesce ad incastrare Betti che viene sbattuto in prigione come un delinquente qualsiasi.
Ovviamente, la vita in prigione non è facile per il commissario che è costretto a subire le minacce dei delinquenti che lo odiano e rischia di morire quando viene aggredito da un killer ingaggiato da Albertelli.
Ma una volta fuori di galera il supercommissario si scatena, è una belva feroce, per Albertelli e i suoi complici non ci sarà scampo.
Il finale del film (molto coraggioso) ci riserva un incredibile colpo di scena, il commissario Betti viene ucciso da una sventagliata di mitra sparatagli alle spalle da un'auto in corsa.

COMMENTO: Parola d'ordine: 100% azione. In ITALIA A MANO ARMATA non vi è nessun accenno ad argomenti politici o riferimenti al sociale come spesso accade in questo tipo di pellicole.
Gli sforzi di regista e produttore sono concentrati sulle scene d'azione, infatti gli inseguimenti e gli scontri d'auto sono la parte meglio riuscita del film.
La sceneggiatura lascia a desiderare, presentando evidenti lacune ed incongruenze.
Esempio di cinema popolare al quale va riconosciutà una certa dignità.

CURIOSITA'- NOTIZIE: Il regista Franco Martinelli è in realtà Marino Girolami padre di Enzo G. Castellari.
Da sottolineare la presenza nel film (nel ruolo dello stupratore e sequestratore di bambini Mancuso) di Sergio Fiorentini, noto al grande pubblico per aver interpretato l'anziano e rassicurante brigadiere Cacciapuoti nella serie tv Il Maresciallo Rocca.
Nella scena in cui la bmw dei malviventi prende fuoco, si vede chiaramente che alla guida non ci sono gli attori ma due stuntman che indossano caschi protettivi e tute ignifughe di colore nero.
Il regista ha dichiarato che la morte del commissario Betti fu decisa da lui come ripicca nei confronti del produttore che aveva permesso ad Umberto Lenzi di utilizzare il personaggio da lui inventato per Napoli Violenta.

1 commento:

veri paccheri ha detto...

questo film, per come è stato montato, per le musiche...mi ricorda tanto i film della malavita giapponese o quelli polizeschi asiatici... ma più che altro mi fa pensare ai film di bruce lee, dove gli scontri tra bene e male diventano quasi fumettistici.